Il ruolo cinese
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«Parlare di pace imbarazza». Ma il piano del papa va avanti
La mediazione vaticana e la retorica della “vittoria”. Nel viaggio di Bergoglio a Budapest evidenti indizi della missione in corso. Anche se Mosca e Kiev negano. Il direttore di Civiltà Cattolica Antonio Spadaro al manifesto: «L’idea che mi sono fatto accompagnando il pontefice in Ungheria è che la Santa sede sta compiendo questo tentativo. Se poi riesca o no, è tutto da vedere»
Il pacifismo arcaico: ancorato al passato, il movimento non si è evoluto
Servono nuove ricette e metodi più aggressivi
Russia-Ucraina. La guerra infinita non conviene a nessuno
Si discute tra chi pensa che la pace si prepara con la guerra e chi invece la vede più sicura con il negoziato.
La Cina può favorire la pace in Ucraina?
Pechino è solo in apparenza neutrale. Considera la Russia un alleato strategico e non permetterà una sua sconfitta militare
La sinistra è incapace di immaginare la pace
La questione ineluttabile della sinistra è come continuare a sostenere, anche militarmente, la resistenza senza che ciò determini la riproduzione all’infinito della spirale bellica e come farsi protagonisti, insieme alla sinistra europea, di un percorso di tregua, negoziato, mediazione che produca colloqui bilaterali e multilaterali e conferenze internazionali e, finalmente, dia una chance alla pace
La proposta di Pechino e gli scenari che disegna
Un anno di guerra
L’illusione che la guerra possa avere un vero vincitore
Il conflitto in Ucraina ha fermato la globalizzazione e diviso ancora una volta il mondo. Come un ingranaggio inarrestabile, la guerra, anche quella più “giusta”, tende a diventare permanente e a creare più mali di quelli che promette di eliminare La democrazia si difende davvero assicurando le ragioni (e la ragionevolezza) della pace anche di fronte all’aggressore
Europa tra Guerra e Pace
L’Occidente deve aiutare Kiev. Ma l’obiettivo è vincere la guerra o non perderla? Attorno a questa distinzione si gioca la possibilità di aprire finalmente un negoziato
Una pace senza vincitori né vinti col Donbass condiviso tra russi e ucraini
Il filosofo francese: «Siamo già tutti coinvolti, anche se è ancora possibile sfuggire a una guerra mondiale. Zelensky è un guerriero ma la vittoria impedisce il negoziato, Putin è un despota ma sa quando arretrare»