È sempre sporca la guerra

Severino Dianich da bambino, in Istria, ascoltò Mussolini annunciare l’ingresso nel secondo conflitto mondiale. Da ragazzo si ritrovò tra i profughi che l’Italia guardava con diffidenza. In un momento in cui la violenza bellica investe anche l’Europa e il Mediterraneo, il teologo avverte: «È ignobile l’idea che esista una guerra accettabile. Perché la sua logica non cambia mai, ed è la sopraffazione». Questo dolore l’arte lo ha sempre mostrato (lo raccontiamo nelle pagine successive) e il presepe (che compie otto secoli) lo ha sempre esorcizzato

L’ ultima alba

Lo scrittore Paolo Giordano è stato a Reim, nel sud di Israele, dove il 7 ottobre Hamas ha massacrato i giovani di un rave e compiuto, qui ma non solo qui, uno dei peggiori attacchi terroristici. Questo è il racconto di quelle ore e di quello che è successo dopo... le parole e i silenzi dei sopravvissuti, le lacrime e la rabbia... le macerie della pace. Ecco che cosa resta ai pacifisti di entrambe le parti: solo la tristezza, solo il fallimento e il dubbio incancellabile di essersi sbagliati. Perché qui, oggi, il pacifismo non ha più una terra