L’impulso originario della nostra specie è raccontare: che siano le storie ai bambini o le interpretazioni attoriali delle opere letterarie
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“Moravia, Morante, Pasolini è stato leggendo loro che ho capito me stesso”
Intervista a René De Ceccatty - Tutti e tre pensavano di essere poeti. E uno solo lo era davvero, PPP, il cui desiderio era capire l'Italia
L’amore attorno a una camera a gas
Se questo è amore
Noi non siamo al centro. I romanzi post umani
Biologia, genetica, tecnologia sono ritenute in grado di trasformare l’individuo. Oltre la specie, oltre la morte. Ma smascherano anche l’illusione dell’antropocentrismo: non siamo troppo diversi dagli altri animali. In che futuro vivremo? La letteratura è utile perché ci aiuta a immaginarlo. Specie ora che il Covid rende la domanda più urgente: le distopie di Margaret Atwood, il potere della natura di Richard Powers, le allegorie di Jeff Vander Meer, le poesie dell’italiana Laura Pugno
Ora che ci penso, i miei romanzi sono storie di lockdown
«Branchie» era ambientato in parte nelle fogne di New Delhi, la scena madre di «Che la festa cominci» si svolge nelle catacombe di Villa Ada, in «Io non ho paura» (che compie vent’anni) c’è una prigione, in «Io e te» una cantina, in «Anna» (di cui in primavera uscirà la serie tv) una claustrofobica pandemia. Ne parliamo con l’autore, Niccolò Ammaniti
Dürrenmatt e il caso
La vita è un concatenarsi di eventi talmente misterioso da risultare imperscrutabile: dalla letteratura al teatro, la parabola creativa di Friedrich Dürrenmatt è stata una delle più significative (e personali) del secondo Novecento
Annie Ernaux: “La pandemia porterà a una resa dei conti nella nostra società”
Annie Ernaux, una delle voci più autorevoli del panorama letterario internazionale, pone una riflessione profonda sulla vita di coppia: “L’amore di coppia brandito come un’arma per negare le disuguaglianze tra uomo e donna.”
La parola è una liturgia Perciò scrivere ci ha salvate
Ilaria Tuti la scorsa estate ha perso la nipotina di 8 anni (ne avrebbe compiuti 9 due settimane dopo). Quel dolore irreparabile è diventato un romanzo, scritto in due mesi anche come un atto terapeutico. La francese Maylis de Kerangal ha pubblicato sei anni fa in Italia «Riparare i viventi», storia del cuore di un giovane morto in un incidente che continua a battere dopo l’espianto. «La letteratura ci consente di rimettere ordine e di rimetterci in ordine. Leggere è un modo per condividere il lutto»
La memoria malata pesca i ricordi
Il romanzo di Mariapia Veladiano è una narrazione affettuosa su una vita vissuta nonostante l’Alzheimer La storia di Andreina e della zia Camilla sostituisce all’idea di una normalità perduta quella di una normalità diversa
Ecco la virtù più fertile: l’infedeltà
C’è un canto fondamentale (il sedicesimo), tra i 24 che compongono l’«Odissea» di Nikos Kazantzakis tradotta da Nicola Crocetti; ci sono alcuni versi fondamentali, fra i 33.333 che compongono... Perché qui c’è un corpo a corpo con Dio