Dietro ai violenti scontri del 23 novembre nella capitale irlandese c’è senz’altro la regia dell’estrema destra. Ma ci sono anche decenni di disagio ed esclusione sociale
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Le ultime (travagliate) ore del regime
25 luglio 1943. Ezio Mauro ricostruisce la giornata più lunga di Mussolini: prima la seduta del Gran Consiglio, poi il colloquio con il re ne decretano il passaggio da capo del Governo a prigioniero
Il fascismo multiforme
Non c’è solo il fascismo “totalitario”
Camerata Tomaten in piazza della Loggia
Inizia il 7 settembre a Brescia, a quasi cinquant’anni dalla strage, un altro processo. La Procura ritiene di avere individuato uno dei presunti esecutori materiali in Marco Toffaloni, allora minorenne. È vicino agli ambienti di Ordine Nuovo, frequenta un poligono, ha una rivoltella, «disegna svastiche» ed è «attratto dall’esoterismo nazista»
8 Settembre: L’Italia è spezzata
Ottant’ anni fa il nostro Paese firmò l’ armistizio con gli Alleati e fu in gran parte occupato dai tedeschi. Sarebbe stato possibile almeno limitare i danni? Ne discutono gli storici Elena Aga Rossi, Filippo Focardi e Alessandra Tarquini
I fantasmi di Verona
Cinque settimane dopo l’armistizio, l’Italia si decide a scendere in guerra contro la Germania. Mentre il Duce è costretto a fare i conti con il genero-traditore Galeazzo Ciano. E con tutte le rovine che la sua dittatura ha provocato
Mussolini in fuga verso la Germania
Con la firma dell’armistizio l’Italia, dopo l’8 settembre, entra nel caos. Non si sa più chi è il nemico da combattere. Vittorio Emanuele III abbandona Roma mentre il Duce, prigioniero al Gran Sasso, viene liberato per volere di Hitler
Non chiamatelo revisionismo
Il caso De Angelis
Strage di Bologna: i conti col passato
Fare i conti col passato non è mai un gesto di «pulizia» o di riordino, ma corrisponde a un progetto di futuro e ad avere una definizione chiara di storia condivisa.
Il prigioniero Mussolini
Prima il Duce viene condotto in quell’isola di Ponza che lui stesso aveva trasformato in confino per gli oppositori, poi viene trasferito alla Maddalena, infine in Abruzzo. Intanto il Re e Badoglio tergiversano con Hitler causando i bombardamenti alleati