I dati statistici sull’immigrazione in Italia parlano chiaro: l’emergenza «invasione» non esiste, la presenza degli immigrati ormai è stabile e chi non ha la cittadinanza italiana, specialmente se donna, ha sempre più difficoltà a lavorare e integrarsi. Una realtà che emerge chiaramente dal Rapporto Immigrazione 2024 di Caritas e Fondazione Migrantes.
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Le tre Italie
Il nostro Paese nel suo complesso è destinato a perdere un gran numero di abitanti: secondo le rilevazioni dell’Istat, nel 2080 scenderanno da 59 a 46 milioni. Ma con differenze territoriali molto marcate. Al Nord il calo sarà del 9,5 per cento (da 27,4 a 24,8milioni), al Centro del 20,5 per cento (da 11,7 a 9,3milioni) e nel Mezzogiorno addirittura del 39,8 per cento (da 19,9 a 11,9 milioni). A causare questo divario saranno i flussi migratori, soprattutto quelli esterni, ma anche quelli interni. Il risultato sarà che il 54 per cento della popolazione si concentrerà al Settentrione, mentre il Sud sarà desertificato
Un terzo d’Italia è tutto bosco (ma un po’ finto)
Il nostro Paese ha più che raddoppiato le foreste rispetto al periodo fra le due guerre
Chi si rivede: la longevità
Il Covid ha avuto l’ effetto di una guerra: 106 mila morti in più nel 2020 rispetto al 2019, la perdita di oltre un anno nella speranza di vita. Ma i dati del 2023 ci dicono che siamo tornati ai livelli di prima della pandemia. E il Nord, che aveva sofferto di più, ha recuperato meglio
La perdita dei giovani
Il bilancio preoccupante tracciato dal rapporto Eures
Il peso delle donne
Il rapporto col proprio corpo e gli stereotipi che lo influenzano
La fuga dalla famiglia
Continuano a diminuire le coppie con figli, che oggi sono il 32,5% dei nuclei familiari e nel 2041 si ridurranno al 21,5. Aumentano invece le persone che vivono da sole, che nel 2041 saranno il 39% del totale. Il numero di membri in media per famiglia passerà da 2,3 a 2,1, con un calo del 9%. Sono cifre allarmanti per la tenuta del tessuto sociale dell’Italia
L’inflazione fa crescere la povertà
Nel 2022 la quota di persone e famiglie in povertà assoluta è salita rispetto al 2021. Lo dicono i nuovi dati Istat. La causa è soprattutto l’inflazione, che ha colpito di più le fasce meno abbienti. Per quest’anno sono tre i fattori da tenere d’occhio
I difficili numeri della povertà
Non è facile raccontare le statistiche sulla povertà e la disuguaglianza per i tempi di elaborazione e per la rilevanza politica
Sì vax: il successo è nei numeri
In un mondo interconnesso, a fare la differenza nella lotta al Covid-19 sono stati i vaccini. I dati dicono che in Europa è stato contagiato quasi il 30 per cento della popolazione, mentre la letalità è rimasta tra le più basse. La situazione in Italia.