A distanza di 49 anni l’articolo commissionato e mai pubblicato dalla New York Times Review of Books, viene riproposto oggi ed è forse più interessante di quanto sarebbe stato allora.
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Aldo Tortorella. Io, il partito e la solitudine di Berlinguer
Arrivato alla soglia del secolo, il filosofo che fu responsabile culturale del Pci Ricorda gli studi con Banfi, la Resistenza, gli abbagli di Togliatti, i fatti di Budapest, la decisione dura di non lasciare i compagni. E l'eterodossia del leader sardo
Socialdemocrazia (quasi) moribonda
Valori & politica. Divenuta pressoché irrilevante nei vari Paesi in cui si è affermata in passato, la dimensione socialista permane, almeno in parte, in alcuni ambiti come il lavoro, la sanità, le pensioni
Il futuro della sinistra
Il fronte progressista in Europa non se la passa tanto bene. I politologi Maurizio Ferrera e Marc Lazar affrontano diagnosi e propongono rimedi: partire dalla lotta per la giustizia sociale e per l’ eguaglianza (che non è egualitarismo); rispondere all’ esigenza di sicurezza fisica, sociale ed economica; tutelare parità di genere e diversità; allargare la partecipazione democratica; proteggere da crisi climatica, pandemie, guerre (intanto)
Una egemonia culturale che crolla incapace di ammettere i suoi errori
Si chiude “Più libri più liberi”, la fiera che ha mostrato tutti i cortocircuiti della sinistra
Il flirt neoliberale della sinistra Usa
Lo storico Gary Gerstle ripercorre le vicende degli Stati Uniti negli ultimi150 anni. Con alcune sorprese. E ora con Trump e Harris...
La moltiplicazione delle sinistre
La candidatura di Kamala Harris negli Usa, la vittoria dei laburisti di Starmer nel Regno Unito, il dualismo tra Mélenchon e Glucksmann in Francia, ma anche le ricette di Sánchez in Spagna, di Scholz in Germania e, in Brasile, di Lula (troppo amico di Cina e Russia, però). In apparenza avviene tutto nella stessa area politica. In realtà sono leader distanti fra loro
Berlinguer e il popolo del Pci: una storia prima d’amore poi di politica
La morte lo ha salvato dal declino e consegnato al mito: a sinistra, il culto del capo è iniziato con lui
Il campo largo c’è, ora serve cultura di governo
Prodi:” Schlein può essere la federatrice di tutta l’opposizione. Vedremo se vuole e se saprà farlo La vera rivoluzione è che nella nuova Europa la Germania e la Francia non sono più insieme”
I progressisti senza progresso
L’analisi di Frank Furedi, vicino a Orbán: la sinistra ha rinnegato i valori illuministi e non difende più le classi popolari, preferisce le minoranze etniche e sessuali. «Spero nei populisti, che portano nuove energie, e in leader come Giorgia Meloni»