Finisce in bellezza un altro capitolo di “Felice chi legge!”

Tra gli applausi dei presenti, lo scorso 18 maggio all’Università di Milano-Bicocca le scuole partecipanti al progetto "Felice chi legge!" hanno presentato i lavori di digital storytelling (podcast, video e presentazioni multimediali) realizzati a partire dalla lettura di libri di generi diversi (romanzi, saggi, biografie, manga e graphic novel). Al fianco dei ragazzi dei centri di formazione professionale Afol di Cesate e Sesto San Giovanni, dell’Istituto Curie-Sraffa di Milano e dell’Ipsia Majorana di Cernusco sul Naviglio, i volontari “over” dello Spi Cgil Milano che hanno condiviso il percorso delle classi.

“Felice chi legge! Ritrovarsi fra tracce di memoria e appunti di futuro” è un progetto promosso da Fondazione Roberto Franceschi Onlus e Farneto Teatro con il contributo di Fondazione Cariplo per diffondere il piacere della lettura come strumento di condivisione e dialogo tra le generazioni. I laboratori di digital storytelling sono stati tenuti nelle classi dai tutor del LISP - Laboratorio Informatico di Sperimentazione Pedagogica dell’Università di Milano-Bicocca diretto dal professor Paolo Ferri

Uno sguardo dietro le quinte dei lavori di digital storytelling delle scuole di “Felice chi legge!”

Uno sguardo dietro le quinte dei lavori di digital storytelling delle scuole di “Felice chi legge!”

Una piccola anticipazione dei lavori realizzati dalle scuole partecipanti al progetto "Felice chi legge!". Le classi al completo li presenteranno giovedì 18 maggio all'Università di Milano-Bicocca

La lettura condivisa attiva la creatività: “Felice chi legge!” continua con i laboratori di digital storytelling

La lettura condivisa attiva la creatività: “Felice chi legge!” continua con i laboratori di digital storytelling

Nelle scuole partecipanti al progetto "Felice chi legge!", studentesse e studenti si preparano a raccontare attraverso prodotti multimediali storie legate ai libri di cui hanno condiviso la lettura con le lettrici e i lettori "over". Ad aiutarli, un gruppo di esperti dell'Università di Milano-Bicocca

Generazioni diverse tornano a confrontarsi attraverso i libri grazie al progetto “Felice chi legge!”

Generazioni diverse tornano a confrontarsi attraverso i libri grazie al progetto “Felice chi legge!”

Entra nel vivo il secondo anno del progetto "Felice chi legge!": quattro scuole di Milano e provincia realizzeranno presentazioni digitali dei libri la cui lettura stanno condividendo con i volontari "over" del Sindacato Pensionati Italiani

Il primo capitolo di “Felice chi legge!” si chiude dando la parola a lettori giovani e meno giovani

A fine maggio 2022 il primo anno di attività del progetto “Felice chi legge! Ritrovarsi fra tracce di memoria e appunti di futuro”, promosso da Fondazione Roberto Franceschi Onlus e Farneto Teatro con il contributo di Fondazione Cariplo, è culminato in due appuntamenti che hanno riunito tutti i gruppi di destinatari coinvolti: due classi di scuole superiori – il Centro di formazione Achille Grandi di Sesto San Giovanni e l’Istituto Curie-Sraffa di Milano – e un gruppo di volontari dello SPI CGIL di Cernusco sul Naviglio. Sul nostro sito è possibile rivedere le presentazioni multimediali realizzate dalle classi nel laboratorio di digital storytelling tenuto dal LISP – Laboratorio Informatico di Sperimentazione Pedagogica dell’Università.

Felice chi legge! – Ringraziamenti e conclusioni dopo mesi di lettura e condivisione

La prima annualità del progetto "Felice chi legge!" si è conclusa il 25 maggio all'Università di Milano-Bicocca. Ecco come il team di progetto ha salutato i partecipanti in attesa di ripartire il prossimo anno scolastico con ancora più stimoli

Felice chi legge! Ritrovarsi fra tracce di memoria e appunti di futuro

Felice chi legge! Ritrovarsi fra tracce di memoria e appunti di futuro

Siamo tornati in presenza nelle scuole per promuovere, con Farneto Teatro e con il contributo di Fondazione Cariplo, il progetto "Felice chi legge!" che vuole diffondere e incoraggiare il piacere della lettura anche come strumento per combattere l’esclusione sociale e favorire il dialogo intergenerazionale

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