Orbán in Ungheria e Vučić in Serbia hanno trovato nel dialogo con Mosca la chiave del proprio successo politico. E non solo per la convenienza del gas: per il popolo serbo la Russia è parte integrante della coscienza nazionale.
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L’eterna sfida fra Nato e Russia per l’influenza sui Balcani
Dopo il fallito golpe in Montenegro e l'adesione alla NATO della Macedonia del Nord, Mosca continua a esercitare la sua influenza sulla regione attraverso Serbia e Bosnia, in uno scenario segnato da pericolosi conflitti latenti.
La Bosnia Erzegovina è ancora sul punto di infiammarsi
Lo scenario bosniaco è ancora minacciato da spinte centrifughe serve e rivendicazioni nazionali croate. L’Unione europea non è riuscita ad avviare un processo di de-escalation, anche a causa dell'ostruzione di Victor Orbán. In attesa delle nuove elezioni nazionali del prossimo ottobre, la situazione a Sarajevo dovrà continuare a essere monitorata.
Creare mondi virtuali per ridurre il dolore cronico
I trattamenti basati sulla realtà virtuale potrebbero avere un effetto simile a quello degli oppioidi somministrati per via endovenosa. Una prospettiva confortante per i milioni di persone in cerca di sollievo
L’occidente deve dare il buon esempio
È accettabile appoggiare militarmente gli ucraini. Ma è essenziale anche riconoscere esplicitamente i limiti del modello democratico occidentale
La caduta di Boris Johnson
Dopo una lunga serie di scandali e bugie, il premier britannico ha finalmente gettato la spugna. Il ruolo fondamentale che ha svolto nella Brexit la dice lunga sullo stato del Regno Unito
Una situazione pericolosa
Una situazione pericolosa È stato il principale responsabile del caos degli ultimi anni, ma la sua uscita di scena non risolverà i problemi del paese. Il giudizio dell’Economist su Boris Johnson
Londra deve riavvicinarsi all’Europa
Per sostenere il peso della guerra in Ucraina, il Regno Unito deve abbandonare le illusioni globali di Johnson e tornare a collaborare con i suoi alleati europei
L’era del precariato: quando lavorare diventa supplicare
L’era del precariato: quando lavorare diventa supplicare. L’origine della parola è illuminante: precariato discende dal latino prex, ovvero la preghiera. Sarebbe a dire che il precario è, né più né meno, colui che si trova costretto a pregare, a supplicare, a chiedere in ginocchio qualcosa che gli venga concesso come una grazia.
Ius scholae, il premio di cittadinanza
Tra i figli degli immigrati sono molti gli abbandoni: il 35%. Ennesimo rinvio per il disegno di legge sullo ius scholae, che concede la cittadinanza ai figli degli immigrati che abbiano completato cinque anni di scuola in Italia. Sarà discusso in Aula solo a settembre, sempre che questa legislatura continui. Siamo un paese di immigrazione recente e che per ragioni demografiche ha molto bisogno di manodopera immigrata.