Gli Stati sonnambuli

Nell’estate del 1914 le nazioni europee marciarono—con una certa leggerezza, qualche capriccio e diversi errori di valutazione—verso il precipizio della Prima guerra mondiale. Nell’ estate del 1941 il presidente Roosevelt si comportò in tutt’ altro modo: non solo era pronto alla reazione militare giapponese, ma secondo alcuni studiosi la provocò. Oggi le cose stanno addirittura peggio: Stati Uniti e Cina giocano con il fuoco dei ricatti, governi e opinioni pubbliche ballano sull’ abisso. E l’inizio di un conflitto terribile sembra sempre più vicino

La linea di faglia europea fra Germania e Francia

La crisi del vecchio continente. Nel 2023 si festeggia l’anniversario del manifesto di Coudenhove-Kalergi sull’importanza di una unione degli stati europei. Il testo è destinato per il momento a rimanere un bel sogno: l’Ue è un’astrazione senza politica estera comune, con un problema demografico che non vuole affrontare e con due paesi leader che si ostinano a seguire i loro interessi particolari

La guerra di Putin ha minato la centralità della Francia

Le relazioni tra Mosca e Parigi hanno conosciuto alti e bassi, a partire dal loro avvio nel 1702 su iniziativa di Pietro il Grande La sponda russa è servita nel tempo ai francesi anche come tenaglia per sorvegliare le mosse del pesante vicino tedesco Ma la crisi ucraina ha rotto gli equilibri e ha dato vigore agli Stati Uniti, sempre più egemoni in Europa ma rivolti verso est

Il collasso della civiltà. I paradossi delle politiche migratorie occidentali

Tutte le società nascono, si sviluppano e tramontano. Le cause della loro scomparsa sono sempre molteplici. Ma gli storici del futuro, nell’analizzare la fine del nostro tempo, si interrogheranno su alcuni comportamenti irrazionali degli umani di allora: pur sapendo che gli immigrati avrebbero alleviato debito e crisi demografica, ne impedirono l’arrivo

Don Chisciotte a Parigi. L’eredità di de Gaulle

Cinquant'anni fa moriva il padre della Quinta Repubblica francese, un leader convinto di potersi imporre a dispetto delle circostanze storiche. Fu così nel 1940, quando si mise a capo della Resistenza agli occupanti nazisti, e poi nel 1958 quando risollevò il Paese dalla crisi algerina. Ma la ritrovata grandeur era un'illusione. che i suoi successori continuano invano a coltivare

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