Venerdì 30 settembre presso l'Università Bocconi il nostro convegno sulla crisi dei rifugiati: un evento di portata epocale, con cause e conseguenze complesse. Abbiamo voluto radunare competenze varie e di alto livello per approfondire il tema, seguendo un approccio che prediliga i fatti alle posizioni preconcette e che integri tre prospettive diverse ma ugualmente necessarie per la comprensione del fenomeno (accademica/informativa, esperienze locali di accoglienza e politiche).
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Troppa accoglienza per i rifugiati? Lo chiediamo a questi esperti
I relatori del convegno "Troppa accoglienza? I rifugiati e la coscienza europea" (30 settembre, Università Bocconi): competenze varie e di alto livello per approfondire il tema, privilegiando i fatti alle posizioni preconcette
Sette giorni all’inferno: diario di un finto rifugiato nel ghetto di Stato
Dormitori stracolmi. Dove la legge non esiste. Fabrizio Gatti è entrato, clandestino, nel Cara di Foggia. Dove oltre mille esseri umani sono tenuti come bestie. E per ciascuno le coop prendono 22 euro al giorno

Padre Carlo D’Antoni, un parroco “colpevole di solidarietà” verso oltre 25.000 migranti
Chi è Padre Carlo D'Antoni, Parroco di Bosco Minniti (Siracusa), che porterà la sua testimonianza al convegno "Troppa accoglienza? I rifugiati e la coscienza europea" (30 settembre, Università Bocconi), organizzato dalla Fondazione Roberto Franceschi Onlus con il Centro Dondena dell'ateneo

Alessandra Morelli, Delegata UNHCR, il 30 settembre a Milano con la Fondazione Roberto Franceschi Onlus per affrontare la paura dei popoli in movimento
Chi è Alessandra Morelli, Delegata dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che interverrà al convegno "Troppa accoglienza? I rifugiati e la coscienza europea" (30 settembre, Università Bocconi), organizzato dalla Fondazione Roberto Franceschi Onlus con il Centro Dondena dell'ateneo, per portare un punto di vista globale sul fenomeno
Conti, regole, luoghi Una proposta sui migranti in Italia
Mano pubblica, caserme, scuole e regole. Il costo: 4 miliardi. La Ue lo può finanziare
E la Germania torna a misurarsi col problema profughi
Quali sono le conseguenze dei flussi migratori nei paesi di destinazione? Nella Germania del secondo dopoguerra i costi sono stati di breve periodo, mentre nel lungo hanno prevalso i benefici. Necessarie politiche migratorie fondate sul coordinamento e sulla vera cooperazione internazionale.
Il disagio sugli immigrati e le scelte da fare a sinistra
Bisogna difendere la vita democratica in una realtà multietnica e integrare
Integrazione: perché Usa e Francia stanno fallendo e l’Italia no
In Italia non ci sono né il modello multiculturalista americano né quello assimilazionista francese. «Da sempre qui è in uso il dialogo interculturale: una particolare forma di integrazione che evita gli eccessi degli altri metodi, e la cui idea base è il rispetto di tutte le identità per ciò che sono e che portano»
Perché siamo poco multietnici
Basta guardare gli Europei di calcio per fotografare la differenza tra noi e gli altri Paesi in materia di immigrazione.