L’impossibile sogno cinese Solo una potenza egemonica dominante può dare vita a un altro ordine mondiale e, benché ci provi, Pechino non ha la possibilità di farlo: troppi problemi, non solo economici. Per costringere i rivali a seguire la sua volontà dovrebbe distruggerli materialmente. Ecco perché non può scalzare gli Usa
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Le ragioni dei golpe in Africa
Nel continente sono in corso trasformazioni profonde, di cui i colpi di stato sono un sintomo. Le ex potenze coloniali non hanno più voce in capitolo, scrive il filosofo Achille Mbembe
Un ambiguo territorio che chiamiamo mare
Geopolitica del blu. Da quando sono state definite le Zone Economiche Esclusive, si sono riprodotte, anche per oceani e bacini più piccoli, le dinamiche territoriali tra gli Stati. Con risultati discutibili e preoccupanti
La sfida tra Cina e Usa sullo stretto di Taiwan
Strategie e potere
Il ruolo dell’Africa nei nuovi equilibri mondiali
Il continente è corteggiato per le sue materie prime, è uno dei terreni privilegiati delle battaglie per il controllo delle sfere d’influenza e i suoi voti all’Onu sono molto ambiti. Mantenere buoni legami con i suoi paesi è essenziale.
Attenzione a non ripetere gli errori dell’antica Roma
L’impero dei Cesari, sostengono Peter Heather e John Rapley, non cadde per una crisi economica, ma per la crescita delle periferie dovuta alla sua influenza. Oggi l’Occidente si trova di fronte a una situazione analoga per via dello sviluppo della Cina e di altre potenze. La via del confronto militare è suicida, occorre scegliere la cooperazione
La Wagner in Africa e le incognite per l’Europa
Oltre l’Ucraina
Paradiso perduto
Per decenni la Svezia ha offerto un rifugio sicuro ai curdi che fuggivano dalle persecuzioni in Turchia. Ma ora che deve convincere Ankara ad approvare il suo ingresso nella Nato le cose stanno cambiando
Le nuove mosse di Biden contro la Cina
Iniziata da Trump, la strategia anticinese americana prosegue con Biden e crescenti pressioni verso alleati europei e imprese restii a recidere i legami con il paese asiatico. Ursula von der Leyen esegue, passando però dal “decoupling” – sganciamento economico – al “derisking”.
Riglobalizzazione selettiva: un “terzo incomodo” tra Cina e Stati Uniti?
La spinta verso la globalizzazione “selettiva” non porterà necessariamente i paesi ad aggregarsi sotto la sfera di influenza americana o cinese. Molti stati non vogliono né possono scegliere uno schieramento: potrebbe diventare un fattore equilibratore.