Il cambiamento tecnologico produce effetti sul lavoro, sui consumi, sulle disuguaglianze: il suo impatto sociale deve essere una preoccupazione esplicita nelle politiche pubbliche. Ne parliamo lunedì 1° aprile dalle 14.00 all'Università Bocconi con Fabrizio Barca, Italo Colantone, Maurizio Del Conte, Massimo Florio, Maurizio Franzini, Sabina Siniscalchi. Coordina Rita Querzé. In apertura, il Network Roberto Franceschi presenta le ricerche finanziate da Fondazione Roberto Franceschi Onlus (con il sostegno di Intesa Sanpaolo) e Fondazione Isacchi Samaja Onlus. In collaborazione con: Centro Dondena, Università Bocconi
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La presentazione delle 15 Proposte per la Giustizia Sociale
Motivazioni e percorso per l'elaborazione delle 15 proposte del Forum sulla Disuguaglianza e Diversità
Se confondiamo parole e situazioni il risultato è la sospensione della realtà. Possiamo salvarci con la consapevolezza
Il cambiamento del senso comune è da intendersi come sospensione della realtà. Ogni nostra azione non risponde più ad eventi reali, ma a fatti che accadono nella nostra “percezione”, intesa come prima impressione di fronte ad un fenomeno. Eppure ci sono luoghi dove si continua a essere comunità, e dove resistono la consapevolezza, il coraggio e la solidarietà.
Una meritocrazia che alimenta la disuguaglianza
Le radici psicologiche della disuguaglianza
Disuguaglianze, indietro tutta
Hanno prodotto ingiustizia, rabbia e sovranismo Eppure si possono ridurre, invertendo una tendenza trentennale. Le proposte del Forum di Fabrizio Barca
Due ricette per ridurre gli squilibri economici
Riflessioni su Davos
“La ricchezza concentrata in poche mani minaccia la democrazia”
Una deriva fuori controllo
Sempre più disuguali. E il fisco favorisce i ricchi
Rapporto Oxfam. Aumentano i redditi dei paperoni, brusca frenata nella riduzione della povertà. In Italia, a metà 2018, il 20% dei più abbienti possedeva il 72% della ricchezza
Il debito e la nostalgia del 1789
Se è impossibile far pagare gli europei più ricchi, rischio di un futuro di rivolte
Disuguaglianza, pericolo globale del futuro
Di sicuro, entro questa generazione, i consumi pro capite dei paesi sviluppati diminuiranno rispetto a quelli attuali. L’unica incognita è se ciò avverrà per nostra scelta o perché saremo costretti a farlo in seguito a circostanze spiacevoli.
