L'ultimo saggio di Daniel Schreiber, scrittore e critico d'arte tedesco, è subito diventato un bestseller. Ora arriva in Italia
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 322
La terza età del desiderio
Nelle sue storie brevi, l'esordiente inglese Jane Campbell racconta il piacere delle donne anziane. Senza censure
Cicerone e la nascita della giustizia cosmopolita
Ci sono non pochi elementi della teoria aristotelica della giustizia che hanno esercitato una influenza profonda nel pensiero successivo e alcuni dei quali che sono arrivati quasi intatti fino a noi
Hannah Arendt: potere e violenza
Abbiamo perso la paura dell’inferno con il suo enorme potere coercitivo morale e politico, non abbiamo perso la paura con la sua capacità, se ben manovrata, di esercitare un pesantissimo controllo sulle persone.
Le tre crisi che mettono a rischio il futuro delle nostre democrazie
In un mondo diviso tra società aperte e chiuse, guerra, intelligenza artificiale e clima sono questioni sempre più decisive
Così rischiamo di banalizzare il fascismo
Parla lo storico Emilio Gentile di cui esce un saggio sui totalitarismi “Non siamo riusciti a tradurre la Carta in costume politico collettivo”
Creatività Versus Logica
Cosa viene prima? È un nodo su cui si incagliano anche ricerche e misurazioni. Ma nell’intelligenza c’è sempre qualcosa di ineffabile. Come la genialità.
Elogio della bugia, verità potenziale
L'ultimo romanzo di Ermanno Cavazzoni, uno dei nostri più importanti scrittori, è ambientato nell'italia di oggi e si colloca nella grande tradizione della satira
Il Dna barocco
I geni di Homo sapiens contengono una quantità enorme di materiale inutilizzato. Perché tanta inutile sovrabbondanza? Perché tanta «spazzatura»? Sappiamo che non conta quanti geni si hanno (la cipolla possiede più del quadruplo del nostro Dna), ma come sono connessi. Ora sappiamo che quell’ eccesso «senza senso» un senso ce l’ha. Evolutivo
Il peccato originale della civiltà europea
Lo scrittore e antropologo indiano Amitav Ghosh che mette sotto accusa la logica per cui la Terra non è altro che un ricettacolo di risorse da sfruttare. «Questo atteggiamento verso la natura non è frutto del pensiero meccanicista, ma della violenza scatenata dai colonizzatori sulle regioni conquistate e sui popoli nativi. Serve una nuova cultura dei diritti dei non umani, compresi animali, vegetali, monti e fiumi»