Il virus di Weber. Non mescolate scienza e politica

Il 14 giugno 1920 morì il pensatore che più di tutti ha influenzato le moderne scienze sociali. Un secolo. E che secolo. I mondo non è più quello di allora, eppure gli strumenti messi a punto da Max Weber in opere capitali come «L’etica protestante e lo spirito del capitalismo» ancora funzionano. Lo sostiene lo studioso tedesco Wolfgang Schluchter, che in un libro e in questo dialogo ne rilancia la prospettiva. Sottolineando un aspetto particolarmente attuale al tempo del Covid-19: scienza e politica sono due sfere di valore e contesti autonomi. Il ruolo dello scienziato dovrebbe essere separato dal ruolo del politico o del cittadino

Il senso delle guerre

Elliot Ackerman è uno scrittore, ex Marine reduce della seconda battaglia di Falluja in Iraq, autore di un romanzo che è la storia di un sopravvissuto; Giulio Giorello,filosofo, è convalescente dopo due mesi di ospedale per l’aggressione del coronavirus; Sergio Harari, in trincea durante l’emergenzaCovid-19 in un ospedale milanese, è stato anche lui colpito dalla malattia. Discutono del loro lavoro, cioè della loro vita. Prima e dopo la guerra. La questione è definire il nemico