Nelle pieghe della storia. Partendo da un quadro di difficile interpretazione, passando per la «Commedia» e il suo enigmatico Maometto, la filologa Roberta Morosini scopre un’antica scena di propaganda antislamica
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Una Camera per il Duce
19 gennaio 1939. Con l’abolizione della Camera dei deputati, ultimo residuo dello Stato liberale, si portò a compimento il processo totalitario iniziato con l’avvento del fascismo
Hannah Arendt e la banalità del (nor)male
La Germania nazista, l’abisso dell’amore per Heidegger, Scholem e il difficile rapporto con la tradizione ebraica, la vocazione metafisica, lo studio del totalitarismo. Ritratto della donna che voleva "romantizzare il mondo"
L’intelligenza artificiale? Non è intelligente
Marc Mézard è un fisico,studioso delle reti neurali, direttore dell’École Normale Supérieure di Parigi. Sullo sviluppo dei robot ha un’idea chiara, né facilmente trionfalistica (ci renderanno liberi) né spaventosamente catastrofista (ci annienteranno). Ma... «Il fatto è che non sono capaci di dare vita a processi creativi. Per esempio:sanno riconoscere un cartello stradale di Stop, però se quel cartello è appena alterato non lo riconoscono più»
Futuro
Nella lingua dei Chamacoco, una popolazione india del Paraguay, la negazione si esprime con il futuro. Per dire«non ti amo»si dice «ti amerò»; per dire«non ti pago»si dice«ti pagherò». Dunque adesso non ti amo, non ti pago; cioè«ti amerò»,«ti pagherò», ma domani, sempre domani, dunque mai. Ci sono due tipi di futuro nella nostra vita. C’è il piccolo futuro immediato— la prossima settimana, l’inizio delle vacanze...— che si aspetta con ansia e ci impedisce di vivere in pienezza. E il grande futuro, il sogno, il cammino verso una Terra Promessa; e il cammino è già il futuro
Globalizzazione.
Un dirompente processo che nella sua corsa ha smarrito i fini
Anticipò Darwin, sfidò la Chiesa: l’«aquila degli atei» che morì da filosofo
1619-2019 Il 9 febbraio di quattrocento anni fa finiva la straordinaria avventura intellettuale e umana di Giulio Cesare Vanini: la lingua strappata, poi strangolato, poi arso sul rogo
Dove sono i buoni nell’Iliade? Dove sono i cattivi?
Ciò che li rende tutti uguali è la sventura: “Non ci sono che uomini in pena – guerrieri in lotta che trionfano o soccombono”, uomini dalle esistenze ferite
I confini del fascismo (e antifascismo)
Stereotipi da evitare
Nessuna tregua per Anne Frank
Polemiche La scrittrice americana contesta una lettura edulcorata e retorica