Teorizzò che le nostalgie avrebbero impresso all’Europa «una spinta regressiva dagli esiti disastrosi». Lo strumento per contrastarle non può che essere una «cultura della pace» basata su due pilastri: la politica e l’ecologia
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Noi animali
Siamo convinte che la lente del femminismo possa aiutarci a inquadrare i diritti degli animali in una più ampia critica socialista del capitalismo.
Istruzioni per raccontare l’universo
Un fisico esperto di meccanica quantistica, Sean Carroll, ha scritto un libro per spiegarci le origini della vita, il significato dell’esistenza, del cosmo e di tutto il resto: un’opera ambiziosa, utile per ricordarci che ci sono tanti modi per parlare del mondo e che ciascuno di essi cattura un aspetto diverso, l’importante è non mescolare vocabolari differenti
Parole per un’umanità postumana
A un mondo in rapida trasformazione serve una nuova lingua Perciò tre studiose realizzano un «Abbecedario» che supera lo steccato antropocentrico. Per esempio, ambientalismo non è sempre ciò che crediamo che sia ambientalismo...
La battaglia di Stalingrado
17 luglio 1942. I sei mesi di scontro tra gli invasori dell'Asse e i sovietici, con 85.000 caduti italiani, assunsero presto un significato più simbolico che militare. Una narrazione eroica che dura tuttora.
Al mattino c’è speranza Poi però arriva la vita
Tove Ditlevsen era una celebrità in Danimarca quando si tolse la vita nel 1976: aveva avuto un’infanzia atroce, 4 mariti, 2 figli, pubblicato 29 libri e si era drogata perché «ne valeva la pena».
Non cancellate il nostro nome
Fatima Daas e Nadeesha Uyangoda: “Il razzismo in Europa c’è ancora”
Veil, Primo Levi, Wiesel e gli altri
La necessaria alleanza dei Giusti «Auschwitz non muore mai» di Gabriele Nissim (Rizzoli)su genocidio e memoria condivisa
Portiamo all’estero il partigiano Johnny
Le celebrazioni per il centenario della nascita di Beppe Fenoglio dovrebbero essere l’occasione per riflettere sulla scarsa diffusione internazionale di uno dei massimi autori italiani
L’anima russa che non c’è
Eroismo, rassegnazione, malinconia. Luoghi comuni su un popolo, figli di una narrazione imposta dal potere. E demistificata dai grandi scrittori del paese