Il costo esponenziale delle guerre dopo l’attacco. Il razzismo. E ora il rischio del terrorismo di destra. L’analisi della saggista americana Melani Mcalister
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Chi sono i terroristi suicidi?
Chi compie queste azioni sa perfettamente che la sua morte è la chiave di volta del successo dell’attentato: tutto dipende dalla sua morte. Perché lo fa?
Mogadiscio rischia di fare la fine di Kabul
L’esperimento di costruzione nazionale a guida straniera in Somalia crollerà, proprio come in Afghanistan, a meno che non sia adottato un metodo diverso.
Perché entrammo negli anni di piombo
Ad alimentare la stagione del terrorismo fu anche una parte deviata dello Stato. La strage di piazza Fontana fu determinante per indurre in parte dell'opinione pubblica un atteggiamento di estraneità verso la classe politica
I fuggitivi di Parigi e le verità mai dette
Gli arrestati di Parigi non rappresentano una generazione, ma loro stessi e la loro personale responsabilità, non hanno combattuto una guerra ma dichiarato guerra al loro Paese
La pena e l’umanità
Estradizione dei terroristi. Comprendere non è giustificare.
Fare i conti con la Storia
Estradizione dei terroristi. Chiudere una volta per tutte un terribile capitolo della nostra storia recente.
Gli stragisti di Napoli
La sera del 14 aprile 1988 davanti a un circolo ricreativo per i militari americani esplose un’autobomba: 5 morti e 21 feriti, cui si aggiunse lo choc che ancora perseguita gli scampati all’attentato. Gli investigatori identificarono un asiatico arrivato in città con un passaporto di Taiwan (rubato) e lo riconobbero come Junzo Okudaira, cittadino giapponese. Un frettoloso processo lo condannò in contumacia come responsabile dell’attacco: lui, soltanto lui
Il cugino nelle Br il padre in polizia L’eco del sangue
Sesto San Giovanni, Milano, 1976: all'alba del 15 dicembre gli agenti irrompono nella casa dove il ventenne Walter Alasia, membro delle Brigate rosse, vive con i genitori. Lui viene ucciso dopo aver colpito a morte un vicequestore e un maresciallo. Il terrorista era l'amato cugino dello scrittore Giuseppe Culicchia, allora bambino, che gli ha appena dedicato un libro. E che qui dialoga con Giorgio Bazzega, figlio di una delle due vittime.
I rapporti familiari non autorizzano a banalizzare il male
La memoria dei sentimenti familiari non lenisce quella dei fatti criminali perpetrati non da "mostri" ma da umani disumani