La fioritura del perverso
Archivio articoli per il tag: Saggio - pagina 33
Paura, compagna di vita fraudolenta
A suo modo è una passione
Il giallo «urla», l’arancione è «forte», il rosso «ribolle»
La classificazione delle regioni italiane secondo i diversi livelli di emergenza pandemica suggerisce una riflessione sull’ origine e i significati (compresi i suoi cambiamenti) della nostra tavolozza cromatica: i riferimenti al mondo greco e latino, ma anche a quello indiano, persiano e arabo-mesopotamico. Dove, ad esempio, la nostra espressione colloquiale «come stai?» si rende con «di che colore sei?»
Nabokov: Tolstoj sì, Dostoevskij no
Lezioni di letteratura russa
A cosa è servita la peste? A un bel niente
Una nuova edizione — destinata alle scuole — del capolavoro di Albert Camus consente ad Alessandro Piperno alcune considerazioni sul significato dell’opera: narrativo, stilistico, etico... Con una premessa: il consiglio che mi sento di dare al giovane lettore è lo stesso che darei a uno scrittore altrettanto acerbo: vacci piano con le metafore. E una conclusione, che si può riassumere con la seguente domanda contenuta in questo titolo...
Il rimedio. La crisi del legame sociale
Tecnologia, saperi, comunità
Ama l’oggetto tuo come te stesso
Le persone e i propri riferimenti
Ridateci il consumismo
Nel mondo cupo, disadorno ed ermetico in cui da mesi viviamo intrappolati, la diserzione sociale — tipica di chi pratica con gusto la misantropia — ha perso poesia e forza eversiva. Perciò può capitare di guardare con struggente nostalgia agli eccessi degli Wham! o ai rimpianti festaioli della Orano di Camus. E dire...
Una stanchezza senza fine?
La fatica di essere pigri
Noi non siamo al centro. I romanzi post umani
Biologia, genetica, tecnologia sono ritenute in grado di trasformare l’individuo. Oltre la specie, oltre la morte. Ma smascherano anche l’illusione dell’antropocentrismo: non siamo troppo diversi dagli altri animali. In che futuro vivremo? La letteratura è utile perché ci aiuta a immaginarlo. Specie ora che il Covid rende la domanda più urgente: le distopie di Margaret Atwood, il potere della natura di Richard Powers, le allegorie di Jeff Vander Meer, le poesie dell’italiana Laura Pugno