L’Italia dell’astensione Si dice che il nostro tempo è quello del populismo ma i populismi sono i regimi della mobilitazione di massa, mentre il non voto è smobilitazione
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La fabbrica dei mostri. Rappresentazione dell’immigrazione e consenso elettorale – 13 dicembre 2017 Università Bocconi
Una distanza importante separa la rappresentazione e la realtà dell’immigrazione: più che l'evidenza statistica, nel sentire comune sembrano contare stereotipi diffusi da alcuni politici e mezzi di informazione, che per raccogliere consenso trasformano strumentalmente i migranti nel capro espiatorio di tutte le nostre paure. Il convegno del Network Roberto Franceschi vuole affrontare il tema avvalendosi delle competenze di studiosi e giornalisti, per smontare i pregiudizi più comuni e capire perché si diffondano con tanta virulenza
Se in Cina il governo detta la linea alla scienza
Equilibri pericolosi
Macron l’europeista e la saggezza perduta della sinistra
È difficile che un Paese ingovernabile abbia un’economia in buona efficienza. Questa ipotesi di ingovernabilità dovrà essere superata
Si può ancora fare politica contro le false idee sull’Europa
L’Unione non è sinonimo di noia né di burocrazia Ma per salvarla va riformata
Ezio Mauro “No ad altre larghe intese, sarebbero un tradimento”
Parla dell’Italia e racconta il suo reportage sulla Rivoluzione russa del 1917, dalla caduta dello zar alla presa del Palazzo d’Inverno
Ottobre 1917, lo Sturm und Drang del Novecento
1917-2017. Il 1917 è conseguenza del 1914. Senza la grande guerra non ci sarebbe stata la grande rivoluzione. E la cosa da ricordare è che la prima rivendicazione fu la pace
La verità sulla Rivoluzione d’Ottobre
Uno dei più importanti filosofi «liberal» spiega perché è stata un disastro: per il popolo, per l’Europa, per la sinistra. Ma poteva andare in un altro modo?
La parabola della democrazia dei partiti
La trasformazione in atto nelle democrazie rappresentative
Theresa May, una zombie a Downing Street
Il settembre di Theresa May si riassume in due discorsi. Nel primo, a Firenze, si è rivolta all’opinione pubblica europea. Con il secondo, al congresso del suo partito a Manchester, ha parlato al paese. La sua posizione di leader non ne esce rafforzata.