Per Parag Khanna la geografia cambia e la pausa del Covid è solo momentanea: il destino umano è il movimento, specie per i giovani. L’Europa? Resiliente. Gli asiatici? Si sposteranno in Asia
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Il respiro del pubblico
Un anno in assenza (salvo una breve, incerta, frammentata parentesi estiva) ha stremato attori, cantanti, artisti, atleti... Un anno spesso in assenza (salvo brevi, incerte, frammentate parentesi autunnali e invernali) ha stremato professori e studenti. «La Lettura» ne ha parlato con Sonia Bergamasco, attrice e regista; con Enrico Bertolino, comico e formatore aziendale; con Valerio Magrelli, poeta e docente universitario; con Francesca Michielin, cantante reduce da Sanremo; con Gianmarco Tamberi, atleta. Ecco che cosa vuole dire recitare, cantare, insegnare senza qualcuno da guardare in faccia, senza un corpo davanti, senza sentire...
…E il maschio un futuro sterile
Un gruppo di ricerca coordinato da Carlo Foresta, professore di Endocrinologia dell’Università di Padova, ha rilevato che le sostanze perfluoroalchilanti (Pfas), molto usate nell’industria, possono avere un ruolo nelle patologie dell’apparato riproduttivo maschile
Così nascono e muoiono le città (cioè le civiltà)
Benché assai diverse da quelle di oggi, le antiche metropoli sono servite da modello per gli architetti e, sul piano politico, peri filosofi illuministi, dice lo storico Greg Woolf. Molte di esse hanno visto vari cicli di crisi e ripresa che inducono a riflettere sul futuro del nostro sistema occidentale. Che, come illustra Roberto Volpi nelle due pagine successive, è minacciato soprattutto da una denatalità che può portarci a un drammatico crollo
«Solo il conflitto proteggerà i lavoratori»
Lidia Undiemi, consulente nelle vertenze: i sindacati e la sinistra tornino a combattere, l’ultima spiaggia sono i tribunali
Mia Farrow Vi racconto il mio caro amico Philip Roth
Lo scrittore è morto il 22 maggio 2018, dopo avere salutato l’attrice un’ultima volta al telefono, poche ore prima, e averle detto che non c’era nulla da temere. Avevano fatto in tempo a festeggiare, due mesi prima, il compleanno del romanziere (restano tra i ricordi più belli le tre piccole foto in alto).
Michael Connelly «Soltanto un nero può scrivere di neri? Questo è ridicolo! Io scrivo di detective, mica lo sono»
È il più acclamato autore di thriller, inventore di eroi leggendari come Harry Bosch, Mickey Haller, Jack McEvoy. Con «la Lettura» parla dell’ossessione del politicamente corretto, dell’ossessione dell’appropriazione culturale, dell’ossessione della «cancel culture». Ricorda Philip Roth: «È un’icona». Conserva chiara la memoria del pestaggio di Rodney King e dei disordini che ne seguirono, 30 anni fa: «Non è cambiato quasi nulla». E ha un’idea precisa dell’America: «Sì, siamo razzisti»
Ribellarsi è giusto. Anche se si perde
Donatella Di Cesare, una riflessione su una sinistra possibile
Stiamo soffocando nei più giovani il gusto del rischio
L’intervista La denuncia del sociologo Frank Furedi: «La pandemia accentua una narrazione pubblica che fa sentire i ragazzi impotenti e vulnerabili, tanto più in un momento in cui la didattica a distanza li priva di esperienze formative»
Il dolore unisce madri e padri israeliani e palestinesi
L'irlandese Colum McCann scrive un romanzo in 1.001 pezzi, come le storie di Sherazade, in cui due genitori raccontano le figlie uccise a Gerusalemme e in Cisgiordania per farle vivere. Ne parla con Manuela Dviri, che nelle guerre del Medio Oriente ha perso un figlio