«Gli italiani non sono scemi»: la frase che i politici ci dovrebbero risparmiare

A chi si chiede se gli italiani sono “scemi”, dunque, occorrerebbe rispondere, come fa il premio Nobel Richard Thaler, che «le persone non sono sceme, è il mondo ad essere complicato» e non capirlo o far finta di non capirlo è il peggiore servizio che la politica possa rendere a noi cittadini

Il virus di Weber. Non mescolate scienza e politica

Il 14 giugno 1920 morì il pensatore che più di tutti ha influenzato le moderne scienze sociali. Un secolo. E che secolo. I mondo non è più quello di allora, eppure gli strumenti messi a punto da Max Weber in opere capitali come «L’etica protestante e lo spirito del capitalismo» ancora funzionano. Lo sostiene lo studioso tedesco Wolfgang Schluchter, che in un libro e in questo dialogo ne rilancia la prospettiva. Sottolineando un aspetto particolarmente attuale al tempo del Covid-19: scienza e politica sono due sfere di valore e contesti autonomi. Il ruolo dello scienziato dovrebbe essere separato dal ruolo del politico o del cittadino

Il senso delle guerre

Elliot Ackerman è uno scrittore, ex Marine reduce della seconda battaglia di Falluja in Iraq, autore di un romanzo che è la storia di un sopravvissuto; Giulio Giorello,filosofo, è convalescente dopo due mesi di ospedale per l’aggressione del coronavirus; Sergio Harari, in trincea durante l’emergenzaCovid-19 in un ospedale milanese, è stato anche lui colpito dalla malattia. Discutono del loro lavoro, cioè della loro vita. Prima e dopo la guerra. La questione è definire il nemico

Maria Montessori L’inventrice dell’infanzia

Nacque un secolo e mezzo fa, il 31 agosto 1870, si costruì una biografia avventurosa: studi tecnici, laurea in Medicina, volontariato, slanci socialisti e rigore cattolico, un figlio segreto. Soprattutto, un modello educativo rivoluzionario, con il bambino al centro, che difese contro tutti. Quella vita, quel sogno, Cristina De Stefano li ha ripercorsi

Ho cambiato il finale a Roth

«Il complotto contro l’America» era uscito negli Usa nel 2004 raccontando una storia alternativa in cui l’aviatore Lindbergh nel1940 sale alla presidenza dando sfogo al suo antisemitismo e avvicinando il Paese alla  Germania nazista. «Lo scrittore aveva saputo vedere quello che sta succedendo ora, con Trump alla Casa Bianca», dice a «la Lettura» lo sceneggiatore David Simon che firma una serie (da luglio in Italia) e che osò l’inosabile: dire a Philip Roth che in tv la conclusione del libro non andava...