Chi è confuso non capisce e spesso si arrende a chi vendendo fumo crea sempre più confusione.
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Così è la vita, senza parole
Una donna affronta un’escursione su un ghiacciaio del Monte Rosa in scarpe da ginnastica, maglietta e pantaloncini (un equipaggiamento decisamente sconsigliato). La donna precipita in una voragine non più larga, né più ospitale, di un macchinario per la risonanza magnetica. Una famiglia in vacanza in Toscana monta una tenda. Durante un temporale neppure violentissimo, un albero (un pioppo logorato alla radice) si abbatte su di loro. Una bambina di Taiwan viene sollevata in cielo da un palloncino. Perché la donna e la bambina si salvano? Perché due sorelline muoiono sotto l’albero?
«Cittadini e polizia: serve un’ alleanza»
L’economista Roland G. Fryer Jr è stato nel 2007 il più giovane afroamericano con una cattedra ad Harvard. Nel 2016 un suo lavoro sulle discriminazioni razziali ha fatto molto scalpore. Oggi dice: «Le sparatorie e i video possono ingannare. Bisogna trovare il modo di ridurre la violenza non letale degli agenti»
La crisi di mezz’ età di Bose modello travolto dai tempi
La Comunità monastica venne fondata da Enzo Bianchi nel 1965: subito dopo il Concilio Vaticano II lo slancio di quell’esperimento e il suo ecumenismo avevano il sapore del nuovo. Ma, per come da allora si è evoluta la spiritualità, oggi la formula è vecchia. E la disputa che lacera il gruppo, e nella quale è intervenuto anche Papa Francesco, rivela proprio questo cortocircuito
Chiamami con il mio nome
Le scrittrici che scelsero un Nom De Plume per essere libere
I nostri viaggi ai confini del mondo «Lì dove fa male»
Samanta Schweblin è una scrittrice argentina che vive a Berlino e sarà al festival di Bellinzona. Nei suoi romanzi, elogiati da un Nobel poco ciarliero come Coetzee,r acconta la contaminazione dei campi e delle falde acquifere, ma anche l’uso immorale della tecnologia. Pablo E. Piovano è un fotografo argentino che vive a Buenos Aires e sarà al Festival della Fotografia Etica di Lodi. Nei suoi lavori denuncia lo sfruttamento delle terre e dà voce alla voce calpestata dei Mapuche. Li abbiamo fatti dialogare a distanza
Non portate a scuola l’italiano di una volta
È uno dei paradossi che incatenano i nostri dibattiti sull’istruzione: se quando si parla di ricerca si pensa al futuro, quando ci si riferisce alla scuola si guarda al passato, alle antiche certezze del vecchio metodo di una volta, soprattutto a proposito dell’insegnamento dell’italiano. Ma sarebbe bizzarro sostenere che occorra studiare la biologia o persino la storia su libri che risalgono a più di cinquant’anni fa: il mondo è cambiato e sono cambiate le nostre conoscenze. Lo stesso vale anche per l’italiano. I metodi e i contenuti vanno aggiornati proprio perché, come ricordava Tullio De Mauro, l’obiettivo di uno Stato democratico è che la nostra lingua sia conosciuta e praticata sempre meglio
Quella pazzerella di Edna. Scrivo per capire chi sono
Philip Roth disse che «O’Brien è la più grande narratrice di lingua inglese». Ha esordito con «Ragazze di campagna» perché la vita non è vissuta se non è raccontata, ora esce «Ragazza»: via dall’Irlanda, approda nell’inferno nigeriano delle schiave di Boko Haram
La nostra guerra al Covid prepara la lotta ai 200 tumori
Jules Hoffmann nel 2011 ha vinto il Nobel per la Medicina per gli studi sulla risposta immunitaria. «La Lettura» gli ha chiesto un parere sulla pandemia: conferma che le donne sono più resistenti(merito forse degli ormoni), guarda con interesse agli interferoni(le proteine che intervengono sulle cellule attaccate dal virus) e, poiché è ottimista, invita a proiettarsi sul dopo
Si viaggerà nel tempo, non cambierà la storia
Non tutto ciò che crediamo irraggiungibile lo è davvero, almeno in teoria, anzi esistono vari gradi di «impossibile», spiega lo scienziato Cosimo Bambi. Tutto dipende dal sistema di riferimento e dai limiti della conoscenza