La letteratura ha sempre attinto al patrimonio di spiritualità e trame dei testi sacri di ebraismo e cristianesimo: un saggio, una nuova traduzione e una reinterpretazione ora rilanciano una riflessione che tocca anche i non credenti
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 418
Cosi l’uomo comune diventa un carnefice
Potere in pugno e zero responsabilità
Beatrice, Francesca e l’amore per Dante
La questione amorosa nella Divina Commedia
A San Bernardo si liquefà l’ anima
Due volumi concludono la pubblicazione delle opere di un monaco considerato l’ultima voce della patristica, un’impresa editoriale avviata nel 1984. Nei «Sermoni per l’anno liturgico» il Natale emerge come il momento in cui Gesù scaccia le tenebre del cuore e illumina la notte del mondo. Il Verbo si fa carne ma «carne debole, una carne di bambino, una carne tenera, una carne impotente»
Informazione asimmetrica, contratti incompleti e gli agricoltori di Hume
Gli incentivi a investire in una buona reputazione mitigano in maniera considerevole i rischi connessi all’incompletezza contrattuale
Alla conquista di una nuova normalità
Abbandonata l’idea di dominare la Terra dovremo scoprire il concetto di cura: di sé, degli altri, del mondo. Superare la ferita narcisistica del dominio del nostro destino
Consumare le parole. Quando gli scrittori spariscono
È vero che “al giorno d’oggi per essere scrittore ci vuole più forza fisica che immaginazione”? La letteratura non sempre si accompagna alla mondanità. Quello che spinge un autore a non scrivere più
Le scrittrici della notte che non hanno paura di indagare il Male e il fantastico
Loredana Lipperini compone una preziosa antologia di scrittrici italiane che hanno affrontato il fantastico, il perturbante, il gotico, il Male e le sue declinazioni dentro e fuori dalle tombe e dai cimiteri, ma anche nei sogni e nella vita quotidiana
Cari ragazzi scrivere non è un dramma
Roberto Antonelli, presidente dei Lincei, interviene nel dibattito sulla Maturità. E propone “un’operazione simpatia” a favore del tema
L’odio online esiste, l’odiatore no
Recenti studi mostrano come gli «hater» in rete non siano identificabili con la stessa facilità con la quale si riconoscono i loro atteggiamenti. Che sono alimentati da senso di disuguaglianza e di precarietà.