La stupenda versione italiana di Milo De Angelis fa onore al poeta e alla nostra lingua
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Grande autorità della parola «detta»
Maurizio Bettini. Il rapporto tra scrittura e oralità a partire dalla Roma antica dove in vari ambiti della vita civile la verità consisteva in ciò che veniva pronunciato
Cantami ancora, o Diva, la dolce lingua d’Omero
Pare lontano e misterioso eppure permea la nostra cultura e le nostre etimologie, ed è veicolo di pensieri, personaggi e immaginazione. Un lascito fondamentale per sviluppare le capacità critiche
Basta stereotipi su Sparta e Atene!
L'indagine sul sistema giuridico, le classi sociali, la famiglia, l'educazione e i ruoli sessuali dimostra che le due città erano ben più simili di quanto la storiografia non ci abbia portato a credere
La lingua dei mercanti parlata in «Romània»
Gli scritti mercantili europei documentano interferenze tra idiomi che non compaiono nei testi letterari ufficiali. Esistevano codici comuni che permettevano la comprensione anche tra stranieri
Il virus ci insegna che non siamo i padroni del nostro pianeta
L’individuo è anzitutto uno spazio biologico che si protegge dalle intrusioni, ma noi ci crediamo più forti del nostro sistema immunitario e andiamo dove non dovremmo: deforestiamo, sfruttiamo suoli, distruggiamo habitat e organizzazioni naturali. Così i vicini sono costretti a venire in casa nostra
Come narrare la perdita di tutto?
Le parole del dolore. Dalla tragedia greca a oggi: alfabetizzare la sofferenza
Lazarillo e la fame di vita
Teoria letteraria. Esce una nuova, raffinata versione del testo cinquecentesco anonimo da cui è disceso il romanzo moderno: la storia di un disgraziato che voleva solo «durare»
«1984», il degrado della parola
George Orwell. L’intera opera dello scrittore britannico, scrive Nicola Gardini, è percorsa dall’orrore della rovina linguistica. Via le sfumature, i ricordi, l’ironia. Ma l’arcinemico non è il totalitarismo: è la storia a piegare il verbo
Proust inedito: le novelle del segreto
Pubblicati nove scritti brevi che l’autore della «Recherche» escluse dalla sua prima opera. Parlano perlopiù di omosessualità e attraverso questa del tema ricorrente della doppiezza, del nascondersi e rivelarsi