Ha studiato lo sviluppo della mente con un approccio interdisciplinare, ha immaginato la suggestione di più specie umane compresenti, ha stigmatizzato l’introduzione dell’agricoltura. Di tutto questo Steven Mithen parla alla vigilia di un viaggio in Italia
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La fine dell’Oriente
L’ università di Oxford cambia nome alla Facoltà di Studi orientali. D’ ora in poi si chiamerà Facoltà di Studi asiatici e mediorientali. Il preside: «Era un termine inappropriato». Continua il processo di decolonizzazione della lingua
Cina, un filo lega élite imperiale ed élite di partito
Asia Gli atenei garantivano la selezione dei mandarini, oggi la classe dirigente comunista
Usa, il disagio dei laureati carichi di debiti
Un sistema fondato sull’autonomia e su un rapporto stretto con il mondo economico
Dio non va più all’università
Le parole possono cambiare la storia: l’ateneo di Nimega, nei Paesi Bassi, ha perso l’aggettivo cattolico (una questione soltanto in parte locale, perché rivela la crisi di identità delle istituzioni accademiche legate agli episcopati); l’università di Oxford ha cambiato nome alla Facoltà di Studi orientali (poiché il termine orientale richiama l’epoca della colonizzazione). In entrambi i casi sono in gioco i rapporti all’interno delle società e nel dialogo tra le culture. In tutto il mondo
Dall’isola degli sconfitti
Il romanzo di Marcial Gala torna nella Cuba degli anni Ottanta dove lo slancio perla costruzione dell’uomo nuovo socialista favoriva abusi sugli omosessuali e sui non allineati: «Per la mia generazione non essersi opposti alla violenza è un trauma»
Sigmund Freud, romanziere
Non era mai stato tradotto in italiano «L’ uomo Mosé», il testo narrativo del 1934 che precede il saggio sul monoteismo ebraico. Un viaggio nell’ antico Egitto nel segno, ovvio, della psicoanalisi
La letteratura corteggia lo gnommero del caos
Il saggio di Francesca Romana Capone esamina il tema del «probabile» nelle opere di Gadda, Poe e altri autori: se la scienza si fa sempre più complessa e cambia i confini delle cose, la scrittura cercherà nonostante tutto un’idea poetica per esplorarli
Lo Chanel N°5 del patriarcato
La protagonista del romanzo d’ esordio di Giada Biaggi è figlia di un professore fissato con il nazismo e di una ex soubrette di «Colpo grosso». Si innamora di «quello sbagliato» e ha intorno gente sensibile ma incapace di porsi in maniera naturale, ossessionata dalla ostentazione della sua cultura
In che modo le emozioni possono rendere una comunità prospera?
Non solo le emozioni sono correlate alla disponibilità a cooperare e a punire gli opportunisti, ma influiscono sugli stessi comportamenti