Il Pd è paralizzato perché oggi non sa qual è la sua natura e la sua missione
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Contro l’oscurantismo della destra
La via imboccata dal governo è irricevibile per chi si riconosce in una cultura progressista. Ma ora c’è spazio per fare chiarezza ideologica e l’unica opposizione credibile non può che venire da sinistra
La repressione di Xi Jinping e il ricordo di Tiananmen
Le restrizioni anti Covid sono state il catalizzatore della più grande ondata di proteste in Cina dal 1989. Ma gli studenti scendono in piazza contro lo strapotere di Xi. Le conseguenti riaperture hanno già fatto salire il numero di casi in un paese impreparato. La speranza dei manifestanti è che l’incapacità di gestire la crisi alimenti l’opposizione al presidente
Il popolo non mette in dubbio il “mandato dal cielo” di Xi
Le recenti proteste infiammate dai network studenteschi non riguardano le fondamenta dello stato cinese ma questioni contingenti. Il regime ha risposto con tattiche già note, ristabilendo il suo schiacciante potere
«Gli studenti cinesi sono un vulcano pronto a esplodere»
Intervista a Zhou Fengsuo, leader di Tiananmen
Le proteste di questo tempo sono enormi, digitali e inutili
Negli ultimi vent’anni le mobilitazioni popolari sono cresciute a dismisura ma hanno progressivamente perso la capacità di influenzare le decisioni nelle democrazie, figurarsi quella di rovesciare i regimi. È l’effetto paradossale di una piazza globale che ha fin troppi mezzi per far sentire la propria voce, e perciò s’illude che non ci sia bisogno della fase “politica”
Nuove forme e vecchi valori della mobilitazione popolare
Grandi manifestazioni di piazza si sono susseguite nel tempo in tutto il mondo, dalle marce di Gandhi al discorso di Martin Luther King, dal Bloody Sunday dell’Irlanda del Nord alle primavere arabe, fino alle odierne in Cina e in Iran Migliaia di persone continuano a scendere in strada invocando maggiori diritti, ma non sempre con i risultati sperati
L’occidente è inospitale per i dissidenti russi
Attivisti, giornalisti, oppositori politici e disertori cercano di lasciare la Russia. Il flusso si concentra tra Europa e Asia centrale, ma l’assenza di politiche comuni, le restrizioni e i sospetti rendono complicata la vita degli esuli
L’autonomia differenziata e l’interesse del Paese
Nuove "porcate" in arrivo?
Il valore dei doni e dei condoni
Stella dell'assenza /5.