Interdipendenza economica globale, rapporto umano con la biosfera, autoproduzione sociale. Sono questi i tre fattori che si incrociano nel nostro futuro. Come verranno gestiti?
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La sfida energetica e i ritardi dell’Italia
Se si vogliono prendere sul serio gli allarmi della scienza che chiedono urgenti cambiamenti nelle nostre politiche energetiche le scelte giuste vanno fatte ora. Senza inventarsi alibi
America, la storia in ostaggio
Per lo studioso e divulgatore Daniel Bessner «l’interpretazione del passato negli Stati Uniti non è mai stata così pubblica e controversa quanto lo è ora». Una battaglia politica
Il potere della crisi
IAN BREMMER Il futuro si preannuncia ben poco roseo. Abbiamo di fronte tre minacce globali: virus letali e sconosciuti, l’emergenza climatica e la corsa ormai destabilizzante delle nuove tecnologie. potrebbero ridisegnare l’ordine geopolitco esistente in modo turbolento. Come reagire?
La nascita nell’epoca della sua riproducibilità tecnica
Trasformare la riproduzione in produzione?
C’è una non-pace globale
Il britannico Mark Leonard rovescia la prospettiva che finora ci ha ispirato: ci illudevamo che la mondializzazione avrebbe avvicinato le nazioni, invece le connessioni si rivelano armi
«Se gli Usa dividono l’Europa per il governo scelte drammatiche»
L'intervista a Romano Prodi: «Chiediamoci perché Biden sia andato a Varsavia ma non a Bruxelles»
Il ritornello della pace impossibile: ora il cessate il fuoco, come in Corea
Questo impone di scartare i reciproci progetti di vittorie totali, di rese senza condizioni, l’idea di asservire l’Ucraina o di dividere in pezzi la Russia.
La scelta green dell’Europa che penalizza il nostro Paese
Il nodo automotive
Amartya Sen Le ambizioni di New Delhi
Da tempo l’India punta su un nuovo attivismo internazionale: dialoga con Mosca e Pechino attraverso l’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai; siede con Usa, Giappone e Australia nel Quad (il gruppo delle principali democrazie dell’Indo-Pacifico). Ma le sue pretese, alimentate dal nazionalismo indù, «sono molto più forti—dice il Nobel —della sua effettiva capacità».