Perché ciò che è «naturale» ci sembra anche moralmente giusto?

Ultimamente si sta affermando sempre di più l’idea che ciò che è naturale - dal parto alla coltivazione, dal sesso alla genitorialità - sia anche moralmente giusto. Eppure la storia umana è anche la storia del nostro desiderio di emanciparci, attraverso scienza e cultura, dalla morte, dalle malattie e dal dolore. Cos’è cambiato, e cosa dice di noi questa retorica del “naturale”.

Tutti i figliocci (letterari) di John le Carré

Erede legittimo di alcuni giganti della letteratura (guai a parlare di narrativa di genere) —Balzac, gli amatissimi Thomas Mann e Robert Musil, Graham Greene e Joseph Conrad — l’autore de «La talpa» è a sua volta padre putativo di una nidiata di romanzieri eccellenti. Poi c’è stato uno che non fu né padre né figlio né fratello: Ian Fleming, che giudicò uno scrittore d’evasione senza spessore morale