L’invenzione dell’umanità

Un ebreo prussiano, Franz Boas, imparò tra gli inuit a misurarsi con lo sguardo degli altri. In questo modo scoprì la relatività delle culture. Arrivato nel 1886 in America, avviò un vasto filone di studi che mise in luce l’inconsistenza empirica del concetto di razza: non esitò neanche a mandare allievi e allieve a misurare crani tra gli immigrati nelle strade di New York

Il prezzo del piacere

La diffusione del Covid — le progressive chiusure degli spazi pubblici, la paura del contagio — ha determinato anche un mutamento dei comportamenti sessuali, compresa la sessualità a pagamento. Ora alcuni libri, senza spingersi ad affrontare l’attualità, esplorano l’amore venale dal Medioevo a oggi, il trionfo del corpo nel Rinascimento, le tensioni su matrimonio, famiglia e procreazione nella Chiesa soprattutto tra gli Anni 60 e 70, quando la diffusione degli anticoncezionali e i movimenti femministi travolsero la morale cattolica. Sono libri che seguono l’evoluzione dei costumi sessuali (non solo) degli italiani: comportamenti, leggi, moralità, religione. Ma anche, naturalmente, la sanità, e persino l’urbanistica

L’urlo di Primo Levi contro le torture sui migranti di oggi

Due «Dialoghi», online sul sito del Centro Internazionale di Torino, affrontano con psicologi, giuristi, testimoni, «Le parole del dolore». Dal nazismo al 2020: la «violenza deliberatamente inflitta», la persecuzione del corpo e dello spirito, la fatica (spesso l’impossibilità) di tornare a vivere. Con una denuncia degli abusi che si consumano ora soprattutto in Africa e Asia

Covid digitale. De Lillo spegne la tecnologia

È uno degli autori più grandi di oggi, con un fiuto per quello che accadrà (come l’11settembre, come il 2008). Nel nuovo romanzo, scritto prima della pandemia e uscito in America, immagina che una sera del 2022 si verifichi un blackout globale tecnologico: si fermano computer, tv, telefoni, il mondo torna analogico e immediatamente tutto perde significato, con l’uomo che contempla sé stesso in uno schermo buio. Il libro non poteva che intitolarsi «The Silence»

E poi Ulisse… Il sequel in versi dell’Odissea

L’eroe greco torna a casa ma, fedele alla propria natura inquieta,riprende la via del mare e punta verso il Nord Africa: un’altra epopea. Che non è stata scritta dal mitico cantore ma da un poeta del Novecento, il cretese Nikos Kazantzakis, che compose altri 33.333 versi immaginando che cos’era accaduto dopo Itaca. Ma c’è un’epopea ulteriore, che ha per protagonista Nicola Crocetti, editore, fondatore della rivista «Poesia» e divulgatore della cultura greca: per 7 anni ha lavorato a una traduzione di questo secondo poema. Che ora arriva in libreria: «Un’arca di Noè delle parole, salvate prima che scomparissero»

Yukio Mishima. L’ultimo samurai

Il 25 novembre 1970 lo scrittore salutò moglie e figli, uscì di casa e mise in atto una specie di piccolo colpo di Stato, tenendo un discorso dal ministero della Difesa e infine compiendo un suicidio rituale. Fu il culmine di una vita segnata dal culto dell’Imperatore, non tanto (non solo) in senso politico, ma come necessità di un ideale assoluto, un’autenticità e una disposizione all’amore che, paradossalmente, riconosceva negli studenti di sinistra. Ma sono i suoi libri a dirci la sua grandezza. «Il mare della fertilità» è la «Recherche» nipponica