I dittatori senza Stato

Fanno spavento, messi tutti in fila: Hitler e Stalin, Mussolini e Franco,Khomeini e Saddam, Mao e i comunisti Castro, Honecker e Pol Pot, poi Pinochet e Stroessner, le dinastie Assad, Duvalier e Kim... Lo scrittore Olivier Guez ne ha raccolto i profili in un volume collettivo che, guardando al Novecento, parla dei nostri tempi: lamania peril controllo dei tiranni del passato è la stessa di una nuova, non meno pericolosa generazione di autocrati. Quelli nati sulla rete e fra i dati. Mark Zuckerberg, per esempio

L’invenzione dell’umanità

Un ebreo prussiano, Franz Boas, imparò tra gli inuit a misurarsi con lo sguardo degli altri. In questo modo scoprì la relatività delle culture. Arrivato nel 1886 in America, avviò un vasto filone di studi che mise in luce l’inconsistenza empirica del concetto di razza: non esitò neanche a mandare allievi e allieve a misurare crani tra gli immigrati nelle strade di New York

Il prezzo del piacere

La diffusione del Covid — le progressive chiusure degli spazi pubblici, la paura del contagio — ha determinato anche un mutamento dei comportamenti sessuali, compresa la sessualità a pagamento. Ora alcuni libri, senza spingersi ad affrontare l’attualità, esplorano l’amore venale dal Medioevo a oggi, il trionfo del corpo nel Rinascimento, le tensioni su matrimonio, famiglia e procreazione nella Chiesa soprattutto tra gli Anni 60 e 70, quando la diffusione degli anticoncezionali e i movimenti femministi travolsero la morale cattolica. Sono libri che seguono l’evoluzione dei costumi sessuali (non solo) degli italiani: comportamenti, leggi, moralità, religione. Ma anche, naturalmente, la sanità, e persino l’urbanistica

L’urlo di Primo Levi contro le torture sui migranti di oggi

Due «Dialoghi», online sul sito del Centro Internazionale di Torino, affrontano con psicologi, giuristi, testimoni, «Le parole del dolore». Dal nazismo al 2020: la «violenza deliberatamente inflitta», la persecuzione del corpo e dello spirito, la fatica (spesso l’impossibilità) di tornare a vivere. Con una denuncia degli abusi che si consumano ora soprattutto in Africa e Asia