Una distanza importante separa la rappresentazione e la realtà dell’immigrazione: più che l'evidenza statistica, nel sentire comune sembrano contare stereotipi diffusi da alcuni politici e mezzi di informazione, che per raccogliere consenso trasformano strumentalmente i migranti nel capro espiatorio di tutte le nostre paure. Il convegno del Network Roberto Franceschi vuole affrontare il tema avvalendosi delle competenze di studiosi e giornalisti, per smontare i pregiudizi più comuni e capire perché si diffondano con tanta virulenza
Archivio articoli per il tag: Politica - pagina 75
Spinta propulsiva (dov’è oggi?)
In una parola. A Berlinguer sembrava già chiara e urgente la necessità di una completa reinvenzione del modo di essere e di pensare della sinistra che in modi diversi aveva un punto di origine in quell’assalto al Palazzo del Potere
Yalta 2018, il nuovo muro, l’Italia che non c’è
Uno scenario politico che ci condanna all’irrilevanza
Le elezioni e il fantasma del governo impossibile
Alleanze tra i principali partiti sono impraticabili Dopo il voto l’esecutivo Gentiloni potrebbe avere una proroga Per quanto tempo?
De Benedetti, politica e disincanto
L’Ingegnere: il Pd candidi Gentiloni. Scalfari schierato con Berlusconi danneggia Repubblica.
La metamorfosi dei fascisti
Il fascismo che sdogana se stesso dentro un mercato più sociale che elettorale
Il fascismo normale
La banalizzazione del fascismo si fa più pericolosa perché va di pari passo al dilagare dell’odio popolare per le istituzioni democratiche
Cara sinistra, per guarire rileggi Turati
Il riformismo che non c’è Non si tratta di cancellare la memoria di ciò che è stato, ma di incorporare quella memoria senza volgere lo sguardo all’indietro
Cultura, religione, sicurezza gli stranieri fanno più paura
Negli ultimi mesi è cresciuta la diffidenza verso gli immigrati toccando i massimi degli ultimi vent’anni. Con l’avvicinarsi del voto aumenta il “timore degli altri” con conseguenze sulla campagna elettorale
Germania crolla il mito: è un Paese normale
L’instabilità diffusa è il segno di profondi cambiamenti economici e sociali in cui i partiti tradizionali non riescono più a interpretare l’intero arco delle nuove esigenze della società.