Lavori flessibili
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Se un’ora di lavoro vale 4 euro
Lavoro. L’intollerabile sfruttamento della manodopera
Lavoro nero, non solo una questione meridionale
Dal punto di vista dei numeri, la diffusione del lavoro nero non è poi molto diversa tra Nord e Sud. Ma nel Mezzogiorno è probabile che i lavoratori irregolari siano i soli occupati in famiglia, mentre non è così nelle regioni settentrionali.
Salvare il lavoro dei giovani
Chi paga il prezzo della pandemia
La regolarizzazione dei lavoratori stranieri e la salute pubblica – Carlo Devillanova
Tra gli obiettivi dichiarati della regolarizzazione dei lavoratori stranieri introdotta con il decreto rilancio c'è la tutela della salute pubblica di fronte all'emergenza covid19.
Il provvedimento sarà però veramente efficace in tal senso? Ce ne parla Carlo Devillanova, docente all'Università Bocconi e Presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Roberto Franceschi Onlus.
Lavoratori immigrati: una vera riforma dopo la sanatoria
La regolarizzazione di colf e lavoratori dell’agricoltura nella fase di emergenza sanitaria è stata una necessità. Ma bisogna tornare a discutere di una riforma strutturale dell’immigrazione, che privilegi ingressi legali e percorsi di inclusione.
Signor conte, vada a lavorare!
Storia del lavoro. In un trattato finora inedito Denina ipotizzava che tutti dovessero avere un’attività, nobili e preti compresi. La corte sabauda non gradì e lo spedì al confino ma il suo scritto è stato conservato dagli eredi.
I limiti della sanatoria per lavoratori stranieri – Mariapia Mendola (Università Milano-Bicocca)
Nel decreto rilancio recentemente emanato è inclusa una misura - in vigore dal 1° giugno - per la regolarizzazione di lavoratori stranieri.
Abbiamo chiesto un parere sui limiti del provvedimento a Mariapia Mendola, docente di economia politica all'Università di Milano-Bicocca e componente del Network Roberto Franceschi e del Comitato Scientifico della Fondazione Roberto Franceschi.
Il virus ci ha fatto vedere una nuova classe operaia
Forse è arrivato il momento di distogliere l’attenzione dall’andamento dell’epidemia e di riflettere su quello che le sue conseguenze devastanti rivelano della nostra società.
L’istituto dello stage: elemento inquinante del lavoro giovanile italiano
Gli stage esistono solo per colmare alcune lacune lavorative e per supportare temporaneamente il lavoro di personale dipendente già assunto: i tirocinanti arrivano in luoghi di lavoro che sono quasi sempre già saturi. C’è bisogno di loro, ma solo a breve termine e, andato via uno stagista, se ne chiama un altro a tappare il buco.