Il conflitto in Ucraina è diventato la scusa perfetta per gli armare l'intera Europa. Un business miliardario per i signori della guerra. E un investimento a perdere per l'Italia.
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In Europa la difesa ora costa
Il dilemma fra il burro e i cannoni
Il sistema energetico italiano di fronte alla guerra in Ucraina
L’invasione dell’Ucraina ha peggiorato la crisi energetica europea, colpendo maggiormente quei Paesi che basano il loro mix energetico sul gas naturale e che dipendono fortemente dagli approvvigionamenti esteri. La sicurezza energetica di tali Paesi è messa a dura prova, e i governi sono chiamati ad affrontare una radicale revisione della propria politica energetica.
Si apre la stagione del riarmo europeo
Se anche i tedeschi puntano al riarmo
Amartya Sen: cittadino indiano nel mondo
Autobiografia di uno fra i più grandi e influenti intellettuali contemporanei
Le idee ci sono ma la politica è sorda
Senza visione la nostra classe dirigente reagisce alle crisi invocando il ritorno alla normalità, solo nei territori c'è la radicalità di cui avremmo bisogno
Dal petrolio alle armi: finché c’è guerra c’è business
Paesi e industrie che in barba ai diritti si arricchiscono con il conflitto: dagli sceicchi del Golfo al caudillo Maduro, fino alle aziende della difesa
Al lavoro da lunedì a giovedì e la produttività non cala
Dal Belgio al Giappone, da Dubai alla Scozia, sempre più paesi puntano a ridurre di un giorno la permanenza in ufficio. L'obiettivo è raggiungere migliori risultati in meno tempo. Grande successo per i primi esperimenti.
Conseguenze economiche e finanziarie della guerra in Ucraina
Nel reticolo di interessi dato dalla globalizzazione non è semplice definire chi è destinato a guadagnare e chi a perdere dalla guerra. Alcuni elementi però iniziano a delinearsi: l’Europa ha da perderci più di chiunque altro. E la Russia viene costretta a una alleanza più stretta con la Cina.
Le nuove vie per la partecipazione dei lavoratori
Nella scorsa legislatura, si era tentato di allargare la partecipazione dei lavoratori all’azionariato dell’impresa tramite una proposta di legge, poi arenata. Cinque nuovi disegni di legge stanno provando a tornare sul tema.