Ernst Weiss. Nel romanzo «Uomini nella notte» lo scrittore austriaco ritrae a tutto tondo l’autore della «Commedia umana», soffermandosi soprattutto sulla sua amicizia con Sébastien Peytel: un femminicida che l’autore credeva innocente
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La gabbia borghese fa ancora prigioniere
Finalista al premio Goncourt, il libro di Éric Reinhardt prende l’abbrivio da una donna in crisi che chiede a uno scrittore di raccontare la sua storia: ne scaturisce un gioco letterario che mostra al lettore le trappole della manipolazione
I quattro ragazzi sordi che si fecero ascoltare
Un documentario di Nyle Di Marco e Davis Guggenheim racconta un episodio ignorato della storia dei diritti civili: nel 1988 gli studenti dell’unica università al mondo per non udenti lottarono per avere un presidente, appunto, non udente
Portnoy non si lamenta più
«Complaint» è almeno quattro cose: lirica per un amore perduto, disturbo della personalità, citazione in tribunale, lagna dell’ amico. «Portnoy» da solo contiene già tutto questo
Un libro avvolto da un’aura di scandalo
Il nevrotico che sembra un libertino. Portnoy si sforza di essere onesto, ma per lui la memoria è un nido di ambivalenze. La sua lucidità? Una paradossale ottusità. L’ amore dei genitori? L’ abbraccio che lo soffoca
Oggi in quelle pagine nessuno scandalo
«Non credo che oggi Lamento di Portnoy susciterebbe le polemiche di allora, per il semplice motivo che proprio questo romanzo, insieme a Ulisse, Lolita, Tropico del Cancro e L’amante di Lady Chatterley, contribuì a rendere obsolete le norme sull’oscenità».
Più odio che amore per il libro che lo rese ricco
Il romanzo del1969 fu un successo che cambiò la vita al suo autore: gli permise di comprarsi una casa e un ’ auto, di fare il giro del mondo, di offrire crociere ai genitori. Eppure, come ricordano Livia Manera e il suo biografo ufficiale Blake Bailey, ebbe con «Portnoy» un rapporto inquieto
Serve l’ atomica per risolvere la stipsi di papà
Pubblichiamo, nell’originale inglese e nella nuova traduzione italiana di Matteo Codignola, l’incipit del primo capitolo di «Portnoy»
Il complotto di Trump
Una profezia Philip Roth aveva capito dove sarebbe finita l’America. Un demagogo messianico, l’incivilissima società civile, il fascino verso gli autocrati: la capacità del «Complotto contro l’America» di prevedere la deriva degli Usa è stupefacente
La cultura vera e l’ossessione dell’egemonia
Si torna a parlare delle varie forme di «direzione intellettuale e morale» (Gramsci) da parte di un gruppo o di una classe in grado di costruire un sistema di controllo sociale. E che oggi proprio non si vede