Il regime siriano ha scaricato sulla popolazione civile del Paese il proprio arsenale chimico. Ci sono le prove, dice scrive qui Joby Warrick due volte premio Pulitzer. Eppure il regime siriano - 10 anni dopo l'inizio di una guerra in cui si sono affrontati governativi, ribelli, islamisti, minoranze etniche, servizi segreti di mezzo mondo e diplomazie internazionali - è ancora lì, sostenuto da amici potenti (soprattutto la Russia di Putin) e simpatie occidentali.
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Ma la scienza non può dare la felicità.
La competenza degli esperti non è garanzia di decisioni giuste nell’agire etico e politico. Perché il paradigma della razionalità scientifica non è esportabile in ogni ambito della vita
Guardare indietro ma con occhi sinceri
La “distorsione retrospettiva” ci induce a credere di aver indovinato l’evoluzione di un fatto. Ma perché la utilizziamo?
Jung che ruppe con Freud perché aveva rifiutato di raccontargli i suoi sogni
Sigmund era il maestro e Carl Gustav l’allievo. Nel loro primo incontro avevano parlato per 13 ore di fila
Vivere con gli dei. Il peso politico della religione
Alla fine del secolo scorso ben pochi avrebbero scommesso che le religioni avrebbero mai più avuto un peso politico di rilievo, che avrebbero influenzato l'assetto politico del mondo o che si sarebbero riaccesi i fuochi sopiti di conflitti religiosi tanto antichi da essere ormai dimenticati.
Qui (ri)comincia la Ricerca di Proust
Nathalie Mauriac Dyer, pronipote ed esperta di Marcel, ha pubblicato per Gallimard le «settantacinque pagine» preparatorie che spiegano la genesi del capolavoro. «Abbiamo sempre “letto” un film già iniziato. Ora cambia tutto»
Tutte le frontiere della maternità
Un romanzo che torna negli anni Cinquanta (le suggestioni della partenogenesi, la riproduzione senza il contributo maschile) consente anche di riflettere sulle enormi questioni etiche e fisiologiche del futuro (la procreazione uniparentale). Clare Chambers racconta una storia delle donne: l’emarginazione, i confinamenti domestici, la violenza, l’aborto, la scelta di avere o non avere bambini. «Esploro il decennio che precede la rivoluzione femminista»
Perché vedo soltanto ciò che voglio vedere?
Sosteneva Goethe: «Vediamo solo ciò di cui andiamo in cerca. E andiamo in cerca solo di quello che conosciamo».Vero: la parzialità del nostro sguardo sul mondo è dovuta a limiti percettivi e neurologici, ma anche cognitivi e culturali. Cioè: siamo parzialmente ciechi, però tendiamo a negare questa cecità. E l’intelligenza artificiale potrebbe fare ulteriori danni
Monsieur Bovary
Emma Bovary è stanca (tanto da spedire la figlia in campagna), sono stanche le donne di Guadalupe Nettel (l’accudimento dei figli è un optional per i padri e un obbligo per le madri), è stanca Sheila Heti per la sua «maternità» (di romanzi e non di bambini), è stanca Rachel Cusk perché «il lavoro di una vita» è proprio quello di essere madre. Ma ora la protesta di Emma per i doveri del focolare è presa in carico anche dal marito. Il disagio di Madame Bovary è anche di Charles. Emma non è più sola: nasce un personaggio maschile diverso. Alla solitudine delle madri, alla paternità e alla famiglia sono dedicate queste prime pagine de«la Lettura». Proprio a cominciare dall’anatomia di un padre recente
Lessici (post) famigliari
Primo: la coppia (soprattutto uomo-donna,meno Lgbtq+) è ancora l’origine di molti romanzi,ma quella che viene in gran parte esplorata è la sua fine. Secondo: la narrativa contemporanea ha molte più madri che padri. Terzo: a parte qualche lodevole distopia, è ancora scarsa la ricaduta sul piano narrativo di un dibattito che anima spesso lo spazio pubblico (quello su fecondazione assistita, madri surrogate, utero in affitto). Quarto: ma le forme di convivenza si sono già allargate per accogliere l’intelligenza artificiale. Ecco i nuovi...