Le sue parole e i suoi atti erano di segno opposto rispetto alla visione militante di una chiesa occidentalista di cui alcuni auspicano il ritorno in Vaticano
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Credenti e no, il confronto possibile fondato sul rispetto
Francesco è stato il papa più attivo nel dialogo con chi non ha la fede. Per molti un progresso, per altri un tradimento della tradizione
La Chiesa povera di Francesco
L’appello instancabile al dialogo, alla pace, al rispetto per gli ultimi
Teilhard e il dio della materia
Scienziato, mistico, poeta, soldato sul fronte della Grande guerra, gesuita ammonito dal Sant’Uffizio. A settant’anni dalla morte, ritratto di Chardin, un uomo ossessionato dall’assoluto
La Chiesa e la Shoah Perché Pio XII tacque
Lo storico, archivista vaticano, Giovanni Coco parla del suo nuovo libro sul pontificato di Pacelli, dedicato al rapporto tra Santa Sede ed ebrei all’ epoca del genocidio nazista. «Il Papa non voleva schierarsi e sapeva che Hitler non avrebbe concesso nulla in tema razziale»
La chiesa sarebbe ancora più ricca se a predicare fosse una donna
Dieci studiose credenti, tra teologhe, patrologhe e bibliste, hanno scritto 66 omelie per domeniche e feste
Populista o riformatore I volti di Bergoglio
Un saggio polemico di Loris Zanatta imputa a Papa Francesco un «salto indietro» verso una Chiesa antimoderna, ostile ai valori dell’illuminismo e dell’Occidente. Abbiamo invitato l’ autore a discutere con due studiosi del cattolicesimo, Luca Diotallevi e Daniele Menozzi
Il magistero e il corpo del Papa
Il pontificato di Papa Francesco ha segnato, sin dalla scelta del suo nome, una profonda rottura nel linguaggio codificato della Chiesa
Una teologia rigenerante
L’arcivescovo di Lima, avamposto della Chiesa, Carlos CastilloMattasoglio è tra i 21 cardinali creati dal Papa nel concistoro del 7 dicembre. «Intrighi economici e monopoli causano poveri. Dobbiamo condividere ricchezza e cultura»
Gli eretici di oggi
I luterani non sono più «feccia» ma «fratelli»: è la prova che per la Chiesa cattolica il più grave dei «delitti contro la fede», punito con la scomunica automatica, sembra superato. Esiste nei testi ma l’applicazione è ormai rarefatta o almeno invisibile. Pesano di più i crimini sessuali. E lo scisma, contro il quale la reazione è pronta e severa: come nel caso di Carlo Maria Viganò