«Non è umano»

Voleva solo dire che il Dna dell'uomo di Neandertal non è come il nostro. È iniziata così, 25 anni fa, una vera svolta nell'antropologia evoluzionistica. Porterà poi Svante Pääbo e il Max Planck Institute a ridefinire i rapporti fra tante forme umane che hanno contribuito alla nostra storia e alla nostra evoluzione. E anche, partendo dal confronto fra fossili e geni, a rielaborare il concetto di specie.