Il prezzo del piacere

La diffusione del Covid — le progressive chiusure degli spazi pubblici, la paura del contagio — ha determinato anche un mutamento dei comportamenti sessuali, compresa la sessualità a pagamento. Ora alcuni libri, senza spingersi ad affrontare l’attualità, esplorano l’amore venale dal Medioevo a oggi, il trionfo del corpo nel Rinascimento, le tensioni su matrimonio, famiglia e procreazione nella Chiesa soprattutto tra gli Anni 60 e 70, quando la diffusione degli anticoncezionali e i movimenti femministi travolsero la morale cattolica. Sono libri che seguono l’evoluzione dei costumi sessuali (non solo) degli italiani: comportamenti, leggi, moralità, religione. Ma anche, naturalmente, la sanità, e persino l’urbanistica

L’urgenza della memoria Dialogo su letteratura e politica

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e lo scrittore Claudio Magris si sono incontrati a Trieste a margine di un evento scientifico. Questa conversazione è il frutto di quell’incontro. Si parla di storia, di certi capovolgimenti della storia (per esempio quando Magris vede in tv cittadini polacchi marciare con svastiche e croci uncinate nella piazza centrale di Varsavia); di politica e di etica pubblica (per esempio quando Conte ricorda che il perseguimento del bene comune è l’unica prospettiva che deve muovere l’azione); di identità (per esempio quando Magris cita la lezione di un vecchio amico: l’identità è sempre qualcosa in movimento; altrimenti s itrasforma in idolo,simulacro). Poi si parla anche di Don Chisciotte, Omero, Proust...

Tolstoj  Il grande contestatore

Il 20 novembre 1910, esattamente 110 anni fa, moriva di polmonite— solo, detestato, scomunicato — uno tra i romanzieri del XIX secolo a noi più contemporanei, l’intellettuale che ha avuto (almeno) quattro vite: ferocemente antimilitarista, entusiasta riformatore del sistema scolastico, critico dell’ipocrisia sociale, aperto contestatore della corruzione della Chiesa ortodossa.

Don Chisciotte a Parigi. L’eredità di de Gaulle

Cinquant'anni fa moriva il padre della Quinta Repubblica francese, un leader convinto di potersi imporre a dispetto delle circostanze storiche. Fu così nel 1940, quando si mise a capo della Resistenza agli occupanti nazisti, e poi nel 1958 quando risollevò il Paese dalla crisi algerina. Ma la ritrovata grandeur era un'illusione. che i suoi successori continuano invano a coltivare