Le parole per scriverlo

La regola per raccontare il sesso la pubblicò una sessantina d’ anni fa il critico Douglas Bush: non serve ricorrere a troppi particolari se si vuole descrivere (bene) un amplesso. A parte le stupefacenti eccezioni di Joyce e D.H. Lawrence e pochi altri, i dettagli anatomici «costituiscono, di norma, un fallimento». Oggi no: da presunto rifugio per scrittori pigri e senza talento, l’ esibizione dei particolari si rivela un metodo tra i più intellettualmente stimolanti per raccontare, ed esplorare, lo spirito del tempo. Ecco come

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