Storia dell'Italia semicolta incapace di gestire lo scritto Il saggio di Lubello su come la burocrazia e il linguaggio giuridico-amministrativo hanno influenzato l'educazione e la maniera di esprimersi di chi ha meno diritti
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Perché ciò che è «naturale» ci sembra anche moralmente giusto?
Ultimamente si sta affermando sempre di più l’idea che ciò che è naturale - dal parto alla coltivazione, dal sesso alla genitorialità - sia anche moralmente giusto. Eppure la storia umana è anche la storia del nostro desiderio di emanciparci, attraverso scienza e cultura, dalla morte, dalle malattie e dal dolore. Cos’è cambiato, e cosa dice di noi questa retorica del “naturale”.
Cattivo, ma maestro Metamorfosi del burocratese
L’italiano delle leggi e dell’amministrazione, così capace di penetrare a ogni livello, è stato disprezzato da Vincenzo Monti, biasimato da Italo Calvino e irriso da Paolo Villaggio. Eppure per secoli ha svolto un’utile funzione unificante
Broligarchia: Osceno patto dei plutocrati
Un neologismo definisce il mondo attuale: le ambivalenze della fratellanza
Ne uccide più il linguaggio
La politica rilancia parole d’odio, una comunicazione aggressiva destinata a umiliare l’avversario e a spostare la discussione nel fango di una rissa senza fine
Il dialetto non è «italiano sbagliato» ma discendente diretto dell’antichità
Due grandi editori stanno mandando in stampa collane dedicate alle parlate italiane, regione per regione
Le male parole del criptospazio
Il linguaggio resta «il più sottovalutato tra gli strumenti di assoggettamento e violenza», dimostra Raffaella Scarpa smascherando formule e strategie tossiche (specie in famiglia)
Ti parlo con la tua lingua
La guerra, prima ancora che militare, è un conflitto culturale e dialettico. Perciò un docente ha riunito a Tel Aviv giovani di lingua ebraica (che hanno letto il palestinese Darwish) e altri di lingua araba (che hanno letto un’ opera sulla Shoah) in cerca di nuove vie per dialogare. È andata bene
Vita nuova per vecchie parole: la politica illude
Mai come negli ultimi anni in Italia la lingua è stata al centro di scontri ideologici con un rapido avvicendarsi di slogan diversi. Ma studiando il caso con scrupolo da filologi, emerge che certi termini migrano da un partito all’altro e da un leader all’altro.
La narrazione che si fa per interposta persona
«Parole rubate». Francesco Permunian propone una raccolta guidata di una trentina di citazioni «più o meno letterarie e di varia umanità», frutto di una vita di letture, alla ricerca di una chiave per capire il mondo