C’è uno spread delle vite umane

L’antropologo francese Didier Fassin denuncia l’aumento delle disparità sociali: i poveri muoiono prima, gli immigrati finiscono segregati o peggio in fondo al mare. Un attacco alla dignità che non corrisponde tanto all’affermazione della biopolitica studiata da Michel Foucault ma riflette una crescente indifferenza verso l’esigenza di offrire a tutti analoghe opportunità, che pure è sancita dalle Costituzioni dei Paesi occidentali