Esportare la democrazia. Quanta devastazione siamo pronti ad accettare per imporre il bene?

Forse la questione era mal posta fin dall’inizio: il problema non è mai stato se esistano dei valori universali, ma se qualcosa di buono possa attecchire senza predisporne le condizioni sociali, economiche, demografiche, culturali, linguistiche, urbanistiche, infrastrutturali, rispettando tempi storici incomprimibili, investendo enormi quantità di risorse, spostando montagne e deviando il corso dei fiumi.