Più che i barbari poterono i germi E Roma crollò

L’impero dei Cesari dimostrò una notevole capacità di resistenza ai numerosi fattori destabilizzanti, tra i quali l’avvento di un clima più rigido e le ricorrenti epidemie, che alla fine ebbero un ruolo decisivo nella sua caduta. Parla lo storico americano Kyle Harper, che ha rivoluzionato gli studi sul tema mettendo in discussione il concetto di «declino»

La fine della Leadership e l’inizio del Leaderismo

La filosofia politica moderna vuole che a comandare siano le leggi e non gli uomini. Ma nella concretezza della storia c'è sempre stato bisogno di capi, anche in situazioni non eccezionali o rivoluzionarie. Nell'Italia dei partiti c'erano personalità autorevoli, capaci di mediare o decidere. Ora la crisi delle istituzioni e dei corpi intermedi ha prodotto figure che parlano a un pubblico pulviscolare, puntano tutto sull'emotività e sulla costruzione del nemico, pretendono un'assoluta libertà di azione. Sono inaffidabili, ma il loro successo segnala l'esigenza di superare gli eccessi tecnocratici

C’è una neofisiognomica che inizia a fare paura

Il Museo del Cinema di Torino inaugura il 17 luglio una mostra che mette insieme— con un felice cortocircuito— il pittore del Re Sole, Lombroso, Ejzenštejn, gli emoji... E i big data.  Le tecnologie sempre più sofisticate di riconoscimento facciale stanno componendo un gigantesco database — ci dice l’esposizione— che bisognerebbe discutere e negoziare