De Senectute
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 643
La sindrome di Giachetti. O della bocciatura, della dispersione, dello scoraggiamento
Chiamerò sindrome di Giachetti l’incapacità di entrare in relazione con lo studente attribuendo a lui soltanto ogni fallimento del processo educativo. In omaggio al maestro Benigni di Non ci resta che piangere il cui motto è: «Giachetti? Io quello lo boccio».
Sabina Spielrein
Sabina Spielrein è una delle irregolari, rappresenta il lato in ombra della storia della psicoanalisi che da una parte accompagna la liberazione femminile, dall’altra tende a conservare la legge del primato e della complicità maschile
Mia figlia sta finalmente leggendo il Diario di Anna Frank, grazie ai teppisti dello stadio
L'età delle coincidenze assurde e una grande scrittrice tredicenne
Filosofi? Solo nel weekend
Il rapporto dialettico tra servo e signore, evocato da Hegel e analizzato da Kojève, chiama gli intellettuali all’impegno fuori dai loro circoli chiusi. Ma forse i pensieri più originali sono invece frutto dell’ozio, dei momenti in cui ci si distacca dalle preoccupazioni mondane
La militanza radicale nuoce all’antropologia
Intellettuali. La Theory, una visione essenzialista e monolitica per cui lo Stato è sempre diabolico
Sulla morte e i suoi luoghi comuni
Morire in Italia e in altri Paesi occidentali
Quel tram chiamato mistero
Perché in alcune traduzioni della "Metamorfosi" di Kafka le luci dei lampioni diventano quelle del tram? Così un errore si trasforma in un giallo. Squisitamente letterario
Il capitalismo e la banalità dell’algoritmo
Facebook e Uber poco smart. Il mito dell’Intelligenza artificiale risale ai tempi di Cartesio. Ma da anni scienziati come Damasio o Cini hanno descritto quell’«impasto» di ragione e sentimento che è l’uomo
Non abbiate paura delle voci di dentro
Oliver Sacks è lo studioso che ha analizzato con più lucidità queste esperienze senza ricondurle solo all’ambito della schizofrenia. Nell’antichità erano il modo di manifestarsi degli dèi Poi, con l’affermarsi dell’io individuale, i dialoghi interiori si sono ridotti a fenomeno psichiatrico. Ma parlare con noi stessi è anche una risorsa: ecco perché