L’Italia rischia l’estinzione

Nei mesi di novembre e dicembre del 2020, condizionati dall’effetto Covid, le nascite sono calate del 9 per cento. La popolazione del nostro Paese, sempre più anziana, potrebbe dimezzarsi alla fine del secolo per la mancanza di ricambio. E il tempo per rimediare sta scadendo, anche perché l’inquinamento chimico fa diminuire gli spermatozoi, come dimostra un saggio pubblicato negli Stati Uniti

Il respiro del pubblico

Un anno in assenza (salvo una breve, incerta, frammentata parentesi estiva) ha stremato attori, cantanti, artisti, atleti... Un anno spesso in assenza (salvo brevi, incerte, frammentate parentesi autunnali e invernali) ha stremato professori e studenti. «La Lettura» ne ha parlato con Sonia Bergamasco, attrice e regista; con Enrico Bertolino, comico e formatore aziendale; con Valerio Magrelli, poeta e docente universitario; con Francesca Michielin, cantante reduce da Sanremo; con Gianmarco Tamberi, atleta. Ecco che cosa vuole dire recitare, cantare, insegnare senza qualcuno da guardare in faccia, senza un corpo davanti, senza sentire...

Il precipizio demografico dell’Europa

Le previsioni dell’Onu indicano che la popolazione della Terra comincerà a calare entro la fine del XXI secolo. In Occidente la diminuzione è già avviata, ma negli Stati Uniti la natalità regge ancora, con 1,8 figli per donna, mentre nel Vecchio Continente siamo a 1,5 e solo i flussi migratori hanno permesso di chiudere in lieve attivo il saldo degli ultimi dieci anni. Se non riesce a contrastare questo trend, ancora più netto in Italia, l’Ue avrà un futuro difficile

Evelyn Waugh Un vittoriano in esilio nel ’900

Scrittore capace per primo di denunciare l’ambiguità sessuale del nome, appartiene alla nidiata di liberi, stravaganti gentiluomini — Borges, Nabokov, Queneau... — nati a cavallo di due epoche. Ora che arriva in Italia la prima parte della sua autobiografia (mai completata), c’è l’occasione per spendersi un po’ per una figura da qualche tempo trascurata dalle nostre parti. Viviamo una stagione in cui la falange di autori ansiosi di spremersi i foruncoli in pubblico non smette di crescere. Ecco, Waugh appartiene a un’altra famiglia. Il XIX secolo inglese, così generoso di geni, non annovera molti prosatori alla sua altezza. E poi c’è la satira, nella tradizione di Aristofane, Molière, Swift...

Così nascono e muoiono le città (cioè le civiltà)

Benché assai diverse da quelle di oggi, le antiche metropoli sono servite da modello per gli architetti e, sul piano politico, peri filosofi illuministi, dice lo storico Greg Woolf. Molte di esse hanno visto vari cicli di crisi e ripresa che inducono a riflettere sul futuro del nostro sistema occidentale. Che, come illustra Roberto Volpi nelle due pagine successive, è minacciato soprattutto da una denatalità che può portarci a un drammatico crollo