Escono i «Diari e taccuini» della scrittrice che l’ editore definì «un orribile essere umano» La sua vita com ’ era, e come la potete leggere qui sopra nell’ anticipazione di alcune pagine
Archivio articoli per il tag: Cultura - pagina 371
Joshua Cohen L’ appartenenza, una trappola. Ho avuto paura come Salman
Lo scrittore americano nel romanzo che quest’anno ha vinto il Pulitzer parte da un dettaglio remoto e minimo della vita del futuro premier israeliano Benjamin Netanyahu. Poi mette sotto esame il tema dell’identità e riflette sulla letteratura
Un «nano istrionico e misterioso» con le tasche piene di confetti e panpepato
La biografia di Nikolaj Gogol attraverso i ricordi, molti inediti, di chi lo ha conosciuto. Aneddoti di medici, contesse, attori, poeti, ma anche ammiratori che lo incontrarono in treno
Tutti i misteri di Enrico Mattei
Il film inchiesta di Francesco Rosi racconta personalità e spregiudicatezza del leader dell’Eni. E la sua tragica fine
La forma dell’acqua
Maestro di intrecci spazio-temporali, stavolta Christoph Ransmayr sceglie il futuro prossimo per raccontarci un’Europa alle prese con microstati e populismi. E con una questione “idrica” irrisolta
L’India sognata da Alcott
“L’amuleto d’ambra”, scritto e mai terminato dall’autrice di “Piccole donne”, incarna le fantasie esotiche di epoca vittoriana
Il talento del giovane Churchill
Il grande statista nonché premio Nobel della letteratura scrisse un unico romanzo, a 22 anni: politico, e ancora attualissimo
Arturo Loria La perfetta solitudine
Padre di origini ebree, madre cattolica, nacque a Carpi nel 1902. Espressionista, come il Woody Allen di “Ombre e nebbia”, non ebbe successo. Zampa scrisse: «Non è mai stato letto tranne che dagli amici”
Quando la disuguaglianza distrugge la cooperazione
Società più diseguali sono caratterizzate da maggiori problemi sociali e sanitari e vedono compromessa anche la loro coesione sociale
Il Duce rispose: “È la vigilia”
Cronache della Marcia su Roma, settembre 1922. Migliaia di camicie nere sono ormai indomabili. Mentre bruciano Case del lavoro e aggrediscono i socialisti, i grandi capitalisti del Nord sostengono economicamente il fascismo. Monarchia e governo attendono un consiglio del vecchio Giolitti che tace. Mussolini indugia ancora: non vuole rinunciare né al riconoscimento politico né alla rivoluzione. Poi, prende la sua decisione