Se non si aprirà un dialogo fra Stati Uniti, Europa e Cina (come è assai improbabile dato l’attuale quadro politico) inizierà fatalmente una battaglia a colpi di dazi e restrizioni che non gioverà certo agli equilibri e alla crescita dell’economia mondiale.
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Cina: Il voto di Taiwan riduce i contrasti
Le recenti elezioni tenute a Taiwan non sono certo piaciute a Pechino, ma le cose non cambieranno molto, almeno per il prevedibile futuro.
Le Vie della Seta
Xi Jinping nel 2013 annunciò un piano commerciale diretto verso l’Asia centrale. Pochi ci fecero caso. Dieci anni dopo Pechino ha sviluppato un ramificato sistema globale di investimenti per mille miliardi di dollari: mentre i debiti contratti con la Cina strangolano i Paesi in via di sviluppo, l’Italia si è appena chiamata fuori
Biden e Xi: un primo passo avanti ma il cammino è ancora lungo
L’incontro tra Biden e Xi che allenta le tensioni
Zero soft power
La Cina preferisce il potere tagliente Xi Jinping ha deluso chi sperava in un regime più aperto. Al contrario: è più repressivo. E il confucianesimo è ostaggio di una linea nazionalista e autoritaria, spiega Maurizio Scarpari
Il rilancio della Cina e il dialogo con gli USA
Molte cose sono cambiate a Pechino dopo le crescenti tensioni internazionali e i lunghi anni del Covid.
Una nuova civiltà globale
L’impossibile sogno cinese Solo una potenza egemonica dominante può dare vita a un altro ordine mondiale e, benché ci provi, Pechino non ha la possibilità di farlo: troppi problemi, non solo economici. Per costringere i rivali a seguire la sua volontà dovrebbe distruggerli materialmente. Ecco perché non può scalzare gli Usa
La sfida tra Cina e Usa sullo stretto di Taiwan
Strategie e potere
Post-globalizzazione: Cina, USA e la nuova frontiera del mondo del lavoro
Nella grande tragedia che sta travolgendo il mondo, la Cina sta giocando un ruolo apparentemente defilato
Le nuove mosse di Biden contro la Cina
Iniziata da Trump, la strategia anticinese americana prosegue con Biden e crescenti pressioni verso alleati europei e imprese restii a recidere i legami con il paese asiatico. Ursula von der Leyen esegue, passando però dal “decoupling” – sganciamento economico – al “derisking”.