Da Hong Kong a Santiago del Cile, da Algeri a Beirut, da Londra a Barcellona, le rivolte si moltiplicano ovunque nel mondo
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Una violenta impotenza
Ne «Il bell’Antonio» di Vitaliano Brancati i personaggi si occupano quasi totalmente, ossessivamente, della questione del maschio. Forza, desiderio, conquista, status, anche invidia: c’è dentro tutto
Milano-Roma: numeri di due città a confronto
Anche il neonato governo non lesina dichiarazioni sul rilancio di Roma che lasciano intendere ambiziosi programmi e nuovi investimenti per la capitale. Non è il primo né probabilmente l’ultimo tentativo. Ecco un confronto utile a delineare lo scenario.
Perché è importante l’analisi del lessico mussoliniano
David Bidussa Me ne Frego
I contadini, villani, terroni che siamo stati
Un volgo disperso
Gli orfani dell’Isis
L’ultimo fronte. Nel Nordest della Siria, a cento chilometri da Raqqa, i curdi hanno allestito un campo di prigionia che ospita 80mila detenuti, soprattutto vedove e figli dei miliziani del Califfato. Qui sta crescendo una nuova generazione di bambini assuefatti all’odio, che hanno subito gli orrori del conflitto. Sono pericolosi anche perché vengono allevati da donne che sognano una rivincita jihadista
Popolo chi?
Razzismo, Brexit, gilet gialli, disintermediazione della politica, disagio sociale e identità di classe: il Cantiere delle idee ha condotto ricerche nelle periferie di 4 città italiane (Milano, Firenze, Roma, Cosenza). Questa è la prefazione del rapporto.
Gli imprenditori della paura
La nostra nuova classe dominante ha messo in moto un circolo vizioso sull’immigrazione. Chi ha a cuore la tenuta dei nostri conti pubblici e delle nostre pensioni, dovrebbe temere che gli immigrati e con loro molti giovani italiani se ne vadano dall’Italia invece del contrario.
Il culto di Hitler. Una feroce e gentile divinità dell’odio
Una nuova biografia indaga sulle ragioni che indussero il popolo tedesco a seguire il Fuhrer
Un’allergia alla libertà più antica del fascismo
Si continua a ripetere, come ha fatto Antonio Scurati, che il regime mussoliniano «è dentro di noi». Ma la visione pseudo-antropologica che richiama una sorta di peccato originale degli italiani non appare convincente. Il vero problema è la scarsa attenzione verso i diritti individualiche ha caratterizzato le principali correnti politiche, compreso il movimento operaio di matrice marxista