Novecento. In occasione del Giorno della Memoria, parla lo scrittore tedesco Uwe Timm, autore di «Un mondo migliore» (Sellerio). Nella Germania sconfitta si indaga sulla figura di Alfred Ploetz, il «padre» dell’eugenetica nazista. «Volevo capire come fosse stato possibile che uno degli scienziati nazisti, che era stato socialista in gioventù, fosse passato dall’anelito all’uguaglianza al progetto dell’igiene razziale»
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Italia in prima fila nella guerra Usa all’Iran
Medio Oriente. Gli Usa con Israele cercano di convincerci che i mali del mondo sono l’Iran e la Siria di Assad. Quindi è probabile che useranno anche la basi Usa in Italia per condurre questa guerra. Cosa hanno da dire in proposito i nostri sovranisti? Ovviamente nulla, in particolare Salvini che nella sua visita in Israele ha dato il suo pieno appoggio a Benjamin Netanyahu
Jürgen Habermas “Mia cara Europa riprenditi l’anima o morirai populista”
La lezione dei classici, da Platone a Kant. Il legame indissolubile tra partecipazione e diritto. La lotta alle disuguaglianze come argine alle destre In una Ue che litiga sulla pelle degli ultimi.
“La ricchezza concentrata in poche mani minaccia la democrazia”
Una deriva fuori controllo
Sempre più disuguali. E il fisco favorisce i ricchi
Rapporto Oxfam. Aumentano i redditi dei paperoni, brusca frenata nella riduzione della povertà. In Italia, a metà 2018, il 20% dei più abbienti possedeva il 72% della ricchezza
No, la sanità privata aiuta la sanità privata
Ma salute e mercato («e il mercato di cui parliamo è finanziato per l’80% da fondi pubblici»)— replica Remuzzi— non vanno d’accordo. «Il mercato tende ad aumentare la produzione e il fatturato; il pubblico ha come primo obiettivo ridurre il fatturato attraverso la prevenzione: meno protesi, meno dialisi, meno chirurgia coronarica...»
Le minoranze organizzate che si spacciano per élite
Trascurare la necessità delle mediazioni sociali alimenta illusioni destinate alla delusione.
“Troppa enfasi sulle élite in crisi il vero nodo è la disuguaglianza”
La matematica Grazia Speranza, docente e prorettrice a Brescia, interviene nel nostro dibattito
Nel ricambio dell’élite c’è la vita virtuosa di una democrazia
Mentre nel Medioevo occidentale vigeva il modello feudale, a Bisanzio si attuava una dinamica selezione delle classi dirigenti. Una lezione per evitare quella che Polibio chiamava “oclocrazia”, cioè il governo “dell’uomo della strada”
Francesca Bria: “Senza regole il digitale non è democrazia”
Non possono essere i grandi gruppi a controllare i dati e le reti: i cittadini devono conquistare la sovranità tecnologica