La lezione dei classici, da Platone a Kant. Il legame indissolubile tra partecipazione e diritto. La lotta alle disuguaglianze come argine alle destre In una Ue che litiga sulla pelle degli ultimi.
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“La ricchezza concentrata in poche mani minaccia la democrazia”
Una deriva fuori controllo
Sempre più disuguali. E il fisco favorisce i ricchi
Rapporto Oxfam. Aumentano i redditi dei paperoni, brusca frenata nella riduzione della povertà. In Italia, a metà 2018, il 20% dei più abbienti possedeva il 72% della ricchezza
No, la sanità privata aiuta la sanità privata
Ma salute e mercato («e il mercato di cui parliamo è finanziato per l’80% da fondi pubblici»)— replica Remuzzi— non vanno d’accordo. «Il mercato tende ad aumentare la produzione e il fatturato; il pubblico ha come primo obiettivo ridurre il fatturato attraverso la prevenzione: meno protesi, meno dialisi, meno chirurgia coronarica...»
Le minoranze organizzate che si spacciano per élite
Trascurare la necessità delle mediazioni sociali alimenta illusioni destinate alla delusione.
“Troppa enfasi sulle élite in crisi il vero nodo è la disuguaglianza”
La matematica Grazia Speranza, docente e prorettrice a Brescia, interviene nel nostro dibattito
Nel ricambio dell’élite c’è la vita virtuosa di una democrazia
Mentre nel Medioevo occidentale vigeva il modello feudale, a Bisanzio si attuava una dinamica selezione delle classi dirigenti. Una lezione per evitare quella che Polibio chiamava “oclocrazia”, cioè il governo “dell’uomo della strada”
Francesca Bria: “Senza regole il digitale non è democrazia”
Non possono essere i grandi gruppi a controllare i dati e le reti: i cittadini devono conquistare la sovranità tecnologica
Per regolare l’immigrazione ci vuole un patto tra paesi
Se si chiude una rotta migratoria verso l’Europa, subito se ne apre un’altra. Per questo nessun paese può pensare di contrastare da solo l’immigrazione irregolare. Serve una politica multilaterale di apertura di vie legali di accesso e corridoi umanitari.
Globalizzazione, le élite a Davos si adattano (e ascoltano Bolsonaro)
Il punto di Davos è l’effetto di rete: come succede per Facebook, più persone ci sono, più la rete è fitta e ricca di nodi, più acquista valore